Dalle vie d’acqua alle preziosità della terra che dal basso Lazio si spinge fino a Pompei (NA), la kermesse ha voluto puntare quest’anno alla valorizzazione delle risorse autoctone e delle peculiarità dei diversi territori, per stimolare la cooperazione tra le diverse realtà produttive e promuovere l’eccellenza di tutto quanto si porta sulla tavola attraverso un format intrigante e coinvolgente, sempre più etico e sostenibile.
Ideata e curato dalla giornalista Tiziana Briguglio e dall’Associazione Agroalimentare in Rosa, Vinicibando ha così voluto festeggiare il suo decennale con un vero e proprio viaggio che lo ha portato a ricercare i cibi che si sono avuti con l’evolversi delle Bonifiche pontine dal tempo dei Romani ai giorni nostri. Ad essere toccate sono state Latina, Pompei (NA), il Foro Appio e Borgo Le Ferriere.
Alla base dell’iniziativa, quella di porre all’attenzione del pubblico un tour tra i diversi territori per dar modo di conoscere e apprezzare il prezioso giacimento enogastronomico, storico, artistico e paesaggistico, esclusivo dell’Italia centro-meridionale. Una vera e propria full immersion nei sapori più autentici che oggi caratterizzano i Prodotti Agroalimentari Tradizionali, le Dop e le Igp, con la riproposizione anche di pietanze della tradizione, innovative e avanguardiste, dedicate alle diverse epoche e proposte dagli chef della Federazione Italiana Cuochi.
L’inaugurazione della kermesse a Latina, presso l’Hotel Europa, a far da cornice a tutta una serie appuntamenti tra arte, cibo e cultura dell’alimentazione: la presentazione del libro di Stefania Ruggeri, edito da Sonzogno, “Mamma, che fame”, seguito dall’apertura della mostra di Antonella Catini, “Il piatto è servito”, a cura di Fabio D’Achille per MAD Arte (Museo d’Arte Diffusa), e la cena gourmet allestita dalla nuova brigata del ristorante Cristal, composta dagli chef Simone Chittaro, Luca Visentini ed Elia Scaranello, con un menu tutto legato alle eccellenze pontine.
Vinicibando si è poi spostato all’interno degli scavi di Pompei (NA) per vedere le officine del Garum, la salsa a base di pesce tanto amata dagli Antichi Romani che qui aveva proprio uno dei suoi centri di produzione. Narratore d’eccezione il professor Giuseppe Nocca, autore del volume di archeonutrizione edito da Arbor Sapientiae, “Garum. Produzione ecosostenibile e filiera alimentare della salsa di pesce nell’antichità”, mentre l’associazione Pompei Convium food ha dato occasione di assaporare le gustosità dell’epoca con un pranzo ispirato ai fasti della tradizione partenopea.
Di grande suggestione il viaggio in canoa lungo il fiume Cavata, guidati dal naturalista Francesco Saverio D’Ottavi, per scoprire la tecnologia idraulica del medioevo pontino, che ha invece caratterizzato la tappa a Borgo Faiti (LT), con il Foro Appio Mansio Hotel a far da cornice al cibo dei cammini e ai laboratori del gusto sulle pietanze pre e post bonifica.
La giornata è poi proseguita al Pan di Via Bistrot di Latina con la VII edizione del Concorso per aspiranti sommelier “Giuliano Garofano”, per la prima volta dedicato alla conoscenza degli oli extravergini di oliva e vinto dal giovane Lorenzo Coppola, a cui è andato un corso di primo livello per assaggiatori offerto dalla CAPOL (Centro Assaggiatori produzioni Olivicole Latina). L’evento ha visto assegnare anche un Premio della critica per le migliori sensazioni gusto-olfattive all’Olio Monti Lepini delle Antiche Terre Pacella, tra i protagonisti della degustazione dedicata agli extravergini laziali, curata da Luigi Centauri.
Ultimo giorno di programmazione del Salone del Gusto Nomade è stato quello vissuto a Borgo Le Ferriere (LT), con la visita straordinaria del sito archeologico dell’antica Satricum, curata dall’archeologa Carlotta Bassoli e resa possibile grazie alla collaborazione della Direzione Musei e Pinacoteca del Comune di Latina. La degustazione dei vini dell’Azienda agricola Casale del Giglio e il “Circo del Gusto” hanno infine chiuso la lunga scaletta degli eventi in programma. Ad ospitare la serata il ristorante Satricum dove ad affiancare ai fornelli lo chef Max Cotilli, si sono ritrovati i cuochi presenti nella prestigiosa guida del Gambero Rosso: Francesco Capirchio (Ristorante Lo Stuzzichino di Campodimele), Maurizio De Filippis (Ristorante Riso Amaro – Fondi ), Fabio Stivali (Il simposio – Sermoneta), Fausto Ferrante (Ristorante Da Fausto – Fondi) e Alessandro Guratti (Ristorante l’Amo – Latina).
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