LATINA – Gloria uccisa perché voleva ribellarsi al suo aguzzino. Mantengono il più stretto riserbo sulle indagini gli investigatori della Procura, ma sarebbe questa la direzione che starebbero prendendo le indagini sull’asse che da Anzio-Nettuno-Aprilia arriva fino a Frosinone.
L’esistenza dura e terribile della ragazza di 23 anni morta sulla 156 mentre veniva riaccompagnata nel capoluogo ciociaro viene passata al setaccio dagli investigatori. Così come si cerca di ricostruire le ultime ore di vita della mamma deceduta nella notte tra mercoledì e giovedì a causa delle botte che hanno portato alla rottura di una costola e alla perforazione degli organi interni: polmone, milza e fegato.
Gli inquirenti come detto mantengono il più stretto riserbo ma le loro attenzioni si sarebbero concentrate sul fatto che Gloria non avesse un conto corrente, un telefono intestato e le venissero sottratti anche in gran parte i suoi guadagni.
Una situazione che avrebbe accettato fino a quel momento per amore dei suoi figli, ma che forse proprio l’altra sera avrebbe tentato di cambiare. Ecco allora scatenarsi il pestaggio fatale.
Se arriveranno conferme agli elementi raccolti in questi giorni non è escluso che possa esserci una svolta nelle indagini già nelle prossime ore.
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