Il Premio – una spilla in oro opera di Renato Guttuso – gode anche del patrocinio della Presidenza della Repubblica, di Camera e Senato e negli anni passati è stato assegnato a personaggi del calibro di Nilde Iotti, Inge Feltrinelli, Letizia Moratti, Margherita Hack, Lina Wertmüller, Monica Vitti.
Nella sala della Protomoteca in Campidoglio, Giovannoli ha ricevuto l’ambito premio allo Sviluppo del territorio dalle mani di Olga Mammoliti, figlia della fondatrice del premio, e dalla presentatrice Monica Giandotti, volto noto di Rai Uno.
“Eletta per la terza volta sindaco del celebre borgo in provincia di Latina – questa una delle motivazioni del premio – come amministratrice ha guidato lo sviluppo del territorio di Sermoneta fino al riconoscimento dello status onorifico di Città da parte del presidente della Repubblica”.
«Onorata ed emozionata di ricevere questo prestigioso premio – ha detto il sindaco Giovannoli, ringraziando la giuria – che arriva in un momento in cui noi sindaci stiamo uscendo dalla gestione di una pandemia che ha sconvolto le nostre vite e che, da emergenza sanitaria, si è trasformata in emergenza sociale ed economica. Per questo voglio condividere questo premio con tutti i miei concittadini, a cui devo gratitudine per la fiducia che mi hanno dimostrato, e con tutti i colleghi sindaci che stanno affrontando come me il difficile compito di rispondere alle esigenze della cittadinanza». In sala, anche il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, a cui Giovannoli ha rivolto un saluto: «Un esempio concreto di dialogo e di collaborazione delle nostre amministrazioni nell’interesse esclusivo delle nostre rispettive comunità».
Il discorso si è poi spostato sulle differenze di genere in politica. «Quando sono stata eletta la prima volta, ero l’unico sindaco donna della provincia di Latina. Ancora oggi i numeri sono a nostro sfavore: in Italia solo il 14% dei sindaci sono donne, spero che questa percentuale possa crescere velocemente nel corso degli anni».
Tra le altre donne premiate: alla Sanità Daniela Donetti, direttore generale dell’Asl di Viterbo; all’impegno sociale Teresa Manente, avvocato esperto nella difesa dei diritti delle donne vittime di violenza di genere; alle Arti l’attrice Paola Cortellesi; alla Cultura Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura e Rai Educational; alla Dirigenza Linda Laura Sabbadini, direttore dell’Istat, pioniera europea delle statistiche per gli studi di genere; al giornalismo Antonella Del Prino, volto noto di Raiuno da vent’anni, autrice e inviata de “La vita in diretta”; Women For STEM a Valeria Gambardella. Due i premi internazionali: all’impegno politico a Ursula Von der Lyen, presidente della Commissione europea (premio ritirato da Antonio Parenti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea); e ai diritti umani e civili a Suraya Pakzad, attivista afghana e fondatrice di Voice of Woman Organization.
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