ROMA – Così dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone: “Indispettisce, ma purtroppo non sorprende, la notizia diffusa in merito alla funzionalità del mitico “Spazio attivo” realizzato dalla Regione Lazio a Latina. Un luogo che doveva e poteva essere il riferimento per i giovani che qui avrebbero potuto trovare gli strumenti necessari per costruire il loro futuro. Purtroppo, però, come accade in tutti gli altri settori gestiti da questa Regione e segnati dalle scelte del presidente Zingaretti, agli annunci non seguono mai i fatti. Tanto è che presso la sede di Latina i giovani che hanno scelto la misura dell’autoimprenditorialità non possono effettuare tutto il percorso previsto dal bando, sul piano della formazione, perché mancherebbero i formatori. Il risultato è che i nostri ragazzi devono andare a Roma per svolgere queste ore di formazione, che i tempi e i costi, ovviamente, lievitano. E’ inammissibile che la sede di Bic Lazio, o meglio lo Spazio Attivo di Latina, presentata come il luogo in cui idee e progetti possono diventare realtà, e che doveva essere il punto di incontro e di contatto tra Regione e cittadini, in cui dovevano essere disponibili in modo unificato i servizi regionali in materia di Europa, imprese, startup, formazione, orientamento e lavoro, sia di fatto un’anatra zoppa. Dopo l’evidente flop di Garanzia Giovani e dei tirocini non pagati o retribuiti con enormi ritardi arriva ora l’ennesima beffa. Per fortuna Zingaretti il giorno dell’inaugurazione aveva affermato che lo spazio attivo di Latina era dedicato “a tutti i giovani che si stanno impegnando per un futuro soprattutto sul piano della legalità”. Ed aveva tuonato perentorio che “Dobbiamo ricostruire la speranza e questo network di spazi va in questo senso”. Zingaretti deve aver dimenticato di inserire anche tutti i servizi previsti, in primis quello della formazione, vanificando le speranze dei nostri ragazzi, penalizzando la loro voglia di fare e di intraprendere, e limitando quel protagonismo, che doveva essere proprio delle nuove generazioni, al proprio auto incensamento. Quello che maggiormente rattrista poi è che quanto accaduto conferma i nostri dubbi avuti al momento dell’inaugurazione dello Spazio Attivo. Zingaretti ha trasformato quella che poteva essere una opportunità concreta per i nostri giovani in una occasione per fare campagna elettorale al candidato sindaco del Pd a Latina, Enrico Forte. Ci auguriamo che Zingaretti verifichi quanto denunciato, prenda atto di questa ennesima figuraccia, e provveda in tempi rapidissimi a dare ai nostri ragazzi le risposte ed i servizi che meritano. Latina non è una scritta su una cartina geografica. E’ la seconda città del Lazio e questa Regione non può considerarla una città di serie B. La Regione Lazio deve smettere di vendere sogni e cominciare a creare realtà solide”.
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