LATINA- Atti di nonnismo, con “testate” a un’ala di aereo e un tuffo forzato in piscina, facenti parte di un cosiddetto “battesimo del volo” condito di atteggiamenti sessisti, ma anche lettere di biasimo, richiami e punizioni, conclusi con l’abbandono della scuola per diventare pilota militare. A denunciare questi trattamenti, avvenuti alla Scuola di Volo di Latina – e rivelati oggi dal Corriere della Sera – è stata un’ex allieva, Giulia Jasmine Schiff, residente a Mira (Venezia). Su di essi è stata aperta un’indagine da parte della Procura militare di Roma.
Il ministro Trenta ha chiesto immediatamente chiarimenti allo Stato Maggiore dell’Aeronautica. Lo si apprende da fonti della Difesa. “È un fatto gravissimo, che sto seguendo con attenzione. C’e una indagine in corso e chi deve pagare, pagherà”, ha detto il ministro Trenta parlando al suo staff.
Nel gennaio dello scorso anno la ragazza, 20 anni, aveva vinto il concorso per l’ammissione come allieva ufficiale di complemento dell’Aeronautica, entrando all’Accademia di Pozzuoli, e compiendo il tirocinio alla Scuola di volo a Latina. Qui sarebbero avvenuti gli episodi di nonnismo, in particolare dopo la prova di abilitazione avvenuta il 7 aprile, e che la giovane ha documentato con filmati, girati e diffusi dagli stessi allievi.
Coinvolta suo malgrado nel “battesimo del volo”, si vede la ragazza venire gettata a forza con la testa contro un’ala di aereo nel giardino della scuola, poi gettata in una piscina. Al rientro a Pozzuoli, dopo le sue proteste, sarebbero iniziate le punizioni, con tre lettere di biasimo, un rimprovero e sessanta turni di consegna, fino all’espulsione, avvenuta il 6 settembre scorso.
“Mi fate male, mi fate male”. E alla fine le lacrime. Questo è contenuto nel video di pochi minuti che filma il rito di “nonnismo”. All’inizio si vede Giulia presa dai commilitone e colpita con pacche più o meno cameratesche: lei si lamenta, “Mi fate male”, il colleghi maschi proseguono “ha detto più gusto, ora ti pigli le botte”. Giulia poi viene presa e usata come un’ariete, la testa viene sbattuta, anche se non in maniera violenta, contro l’ala di un aereo.
Il rito non è finito: il sergente Giulia infine viene gettata in piscina. Qualcuno suggerisce, “attenti al muretto”. Il bagno suggella la fine del rito con tanto di una sorta di ‘bacio accademico’ e strette di mano. Giulia, si sente dal video, piange e singhiozza. I commilitoni urlano ‘brava, ora sei pilota Giulia’. (FOnte Huffingpost)
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