LATINA – “La società Latina Calcio 1932 ha da poco comunicato che, a seguito di procedura competitiva, si è aggiudicata per i prossimi 10 anni la concessione della gestione del campo sportivo Domenico Bartolani di Cisterna di Latina, al fine di potenziare le sue attività – in particolare quelle del settore giovanile – anche fuori dal nostro comune. Dopo quelli della pallavolo e della pallanuoto, dunque, anche i ragazzi della principale squadra calcistica della città saranno costretti ad emigrare e a trasferirsi fuori Latina”.

Lo affermano in una nota i già Consiglieri Comunali di Latina nel Cuore Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni.

Lo spostamento del settore giovanile testimonia la mancanza di spazi e impianti adeguati nel territorio cittadino, una problematica alla quale nessuno dell’ormai decaduta amministrazione è riuscito a porre rimedio. Del resto, negli ultimi anni la delega assessorile allo sport è stata spesso bistrattata, passata da un assessore a un altro senza pianificazione, continuità nel perseguire obiettivi e nella totale incapacità di dare la giusta priorità e attenzione alle problematiche dello sport, di chi lo pratica e di chi lo vive dal punto di vista lavorativo e imprenditoriale.

Mentre le società agonistiche si allontanano – nonostante i proclami degli ormai ex consiglieri della cosiddetta “maggioranza programmatica” –, nessuno ha mosso un dito per porre rimedio a tale drammatico scenario, malgrado i numerosi appelli del Presidente della Commissione “Attività Produttive” Mario Faticoni e dell’On. Vincenzo Zaccheo durante le sedute consiliari di quest’ultima. Già 12 anni fa, infatti, l’amministrazione Zaccheo aveva approvato l’Avviso Pubblico per la redazione di un Piano Esigenziale degli Impianti Sportivi in zona H rurale, il quale aveva ricevuto il parere favorevole della Regione Lazio che attendeva solamente l’invio di tre copie per poterlo trasmettere all’esame del Comitato Tecnico Regionale e concludere la procedura: eppure, a causa dell’inerzia delle amministrazioni che si sono succedute, da quella data non ci si è mossi di una virgola, nonostante i richiami dell’On. Zaccheo, accolti tra l’altro dall’Assessore all’Urbanistica Remigio Coco prima che cadesse l’amministrazione.

Ci chiediamo, a questo punto, quanto la squadra principale della città e della provincia dello sport più seguito in Italia sia stata messa nelle condizioni di operare al meglio anche a Latina. Conosciamo bene le carenze e il fabbisogno di impianti sportivi, le criticità di quelli esistenti e il mancato impegno delle amministrazioni targate Coletta nel fare bandi per affidarli in gestione e realizzarne nuovi: siamo convinti che queste condizioni influenzino scelte strategiche di società importanti come il Latina Calcio 1932 e lo abbiano già fatto con eccellenze sportive andate via dalla città. Il trasferimento delle attività delle giovanili del Latina Calcio a Cisterna rappresenta un campanello d’allarme: come Latina nel Cuore, vigileremo affinché non si trasformi nel primo passo per il cambiamento di sede dell’intera società calcistica, così come accaduto per la pallavolo e la pallanuoto“.


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