Frosinone impazzisce di gioia: è di nuovo serie A. Palermo distrutto. Basta con i vecchi slogan pontini

FROSINONE – Maiello e Ciano regalano la A al Frosinone, il Palermo resta con nulla in mano e protesta parecchio per un rigore dato e poi tolto dall’arbitro La Penna, a metà ripresa. Allo Stirpe inizia la magica notte ciociara, il Frosinone è tornato in Serie A. Pronti, via ed è subito rissa a metà campo. La tensione prosegue e anzi aumenta col passare dei minuti: al 20′ già 4 gialli, due principi di lite tra avversari e uno clamoroso tra compagno di squadra: Ciofani e Terranova dopo un fraintendimento in area rosanero. Di calcio se ne vede poco, di calci tantissimi, sparuti tentativi da fuori e mai davvero pericolosi da una parte e dall’altra. Nella ripresa iniziano i cambi, prosegue il nervosismo e poi c’è la perla di Maiello, un gol da fuori di rara bellezza che fa impazzire lo Stirpe. Il Palermo si ridesta e chiede un rigore (che c’è, intervento sulla linea, ma la Var in B manca…).

L’arbitro La Penna va in confusione: prima lo assegna, poi lo toglie, rissa in campo (l’ennesima) e nulla di fatto sul tiro dal limite. Ultimi minuti con tanta anedralina in corpo, confusi e di nuovo nervosi fino al gol in contropiede di Ciano che manda in estasi lo Stirpe. Il Frosinone è in A.(Gazzetta dello Sport)
Che bello vedere di nuovo i canarini in serie A! Non sarà così per gli irriducibili della curva del Latina che gridano ancora:
“chi non salta ciociaro è”. Vecchi slogan che non hanno più ragione di esistere.
Per il Latina ci sarà tempo, dopo la bufera che ha travolto il calcio pontino, con gli arresti dei protagonisti dello scandalo, Maietta, Cavicchi, Colletti. La ricostruzione è appena iniziata e ci sarà ancora un anno di purgatorio, ma le premesse sono buone.

Terracciano e compagni sono persone serie e non abbiamo più tra le scatole i Mancini di turno, che hanno preso in giro un’intera città.Coraggio, anche per il Latina la C è dietro l’angolo.