LATINA – Una delle caratteristiche del settore turistico è la sua stagionalità, ovvero la concentrazione dei flussi in determinati periodi che però spesso rappresenta un problema per la destinazione e le strutture stesse. Questa concentrazione può essere gestita attraverso politiche di destagionalizzazione turistica che consentano la redistribuzione dei flussi su periodi diversi o più lunghi. Possiamo dire che esiste un mercato fuori dalla stagione principale, più piccolo ma con un grande potenziale di crescita su cui investire per la sostenibilità dell’intero fenomeno.

Latina per le sue caratteristiche geografiche, climatiche ed ambientali, se ben attrezzata sotto il punto di vista dei servizi, dell’accessibilità, potrebbe avere un ruolo alquanto significativo nel palcoscenico di tale “economia”
Questo non significa proporre a una famiglia che vuole andare al mare in Luglio di andarci a Novembre, bensì costruire un’offerta per attirare flussi con altre motivazioni in altri periodi e non vivere di un’unica stagionalità. A causa del Virus, ad oggi il turismo nazionale e internazionale è in crisi e il dato certo è che, i prossimi mesi non saranno facili, ed è per questo e lo vado a ripete, che oggi bisogna gettare le basi su cui fortificare un vero volano turistico, occupazione e d economico per il nostro territorio.
Con il 90% di cancellazioni durante l’estate possiamo dire che la stagione estiva che pesa per oltre il 60% delle prenotazioni annuali, rischierà fortemente anche per il futuro di non esistere e bisogna ragionare su come salvare quello che resta. Bisogna quindi destagionalizzare il servizio attraverso un ripensamento dell’offerta turistica con uno sforzo comune offrendo formule di turismo lento e sostenibile, responsabile ed eco-culturale, enogastronomico e del benessere. In sintesi, non si può aspettare la prossime estati.

Sicuramente bisogna partire col potenziare il turismo balneare dando certezza nelle proroghe e cercando di rimediare da subito allo scempio ultimo del PUA.
Non si può assolutamente pensare di dare servizi eccellenti, specialmente se vogliamo destagionalizzare con superfici così ridicole come sono oggi quelle delle attuali concessioni.
Esiste poi un turismo culturale, da organizzare e valorizzare assieme agli altri comuni che con nuove offerte come il turismo naturalistico che comprende aree naturali, riserve marine, attività montane, agriturismi e aree rurali, può trasformarsi concretamente in un volano per rilanciare in futuro l’economia.
Ovunque, si stanno valorizzando i sistemi turistici territoriali per creare sentieri nella natura, attività didattiche e ricreative nelle masserie per far apprezzare e riscoprire le risorse e l’identità dei luoghi.
Noi non possiamo attendere più.

Gianluca Di Cocco Portavoce comune di Latina Fratelli d’Italia


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