Articolo di Sergio Salvatori
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ROMA – La capitale d’Italia, città unica al mondo per bellezza dei suoi monumenti come gli undici principali acquedotti che, a partire dall’IV secolo a.C. l’alimentarono, con più di cinquecento chilometri di condotte sotterranee o su arcuazioni e dei suoi capolavori d’arte; già duemila anni fa era alla guida di un Impero mondiale, ed era considerata l’ombelico dell’intera regione del Mediterraneo.
A Roma si mescolano ad ogni angolo le vestigia antiche, le testimonianze della cristianità delle origini, le espressioni più alte del Rinascimento e del Barocco. In questo sguardo aperto sulla città non possiamo tralasciare la Roma sotterranea, dove tutto diventa magia, mistero, tra cunicoli e volte, affreschi e mosaici, sotto l’odierno e, non solo centro storico; ma oltre alla storia e all’arte, scopriamo una tradizione artigianale che fa tendenza, qui ci sono imprese storiche come l’Antico Caffé Greco, che rappresenta un autentico monumento alla cultura, situato nel centro storico, in Via Condotti 86, dove la bellezza fa da padrona.
Vittorio Maria De Bonis, storico della letteratura, critico d’arte e consulente per le attività culturali del Caffé Greco afferma: “E’ un luogo d’incanto che incanta”; gentilmente l’ingegner Carlo Pellegrini, amministratore delegato dell’Antico Caffé Greco ci spiega che molti artisti hanno donato le loro opere, come Ennio Calabria e Renato Guttuso.
L’obiettivo è sempre dare voce agli artigiani nei diversi quartieri della città, tra le strade coinvolte troviamo Via Vallelunga 182, dove la “Romana Telai” di Fausto Cantagalli e suo figlio Emanuele, creano supporti per l’arte. Fausto è un vero maestro del legno, artigiano come condizione e compimento, ovvero come sensibilità e successo del fare. La sua arma è l’esperienza del suo lavoro, come azione sapiente e produttiva che piega la materia. Il suo laboratorio particolare e affascinante, dove si può operare e sperimentare un’atmosfera inedita, è un punto di riferimento per gli artisti dell’arte contemporanea della capitale.
Lo spazio officina di Fausto Cantagalli, stimola l’immaginazione e favorisce l’invenzione artistica. Egli lavora da sempre per artisti di rilievo nazionale e internazionale; il sabato mattina poi, molti artisti lo vanno a trovare e nascono conversazioni sull’arte e sulla cultura e dove si rafforza anche il tessuto delle relazioni.
A Via dell’Orso, dove c’è l’atelier di Enzo Cucchi uno dei leader del movimento della Transavanguardia di Achille Bonito Oliva, ci sono anche artigiani del restauro dei mobili antichi, che mettono in mostra tutta la loro esperienza e l’operosità dell’uomo, in un gioco di richiami e contrasti tra storia e sacralità. Percorrendo questi luoghi, si percepisce come il lavoro è il vero protagonista, ma anche il desiderio di conoscenza e il bisogno di dare valore, significato a ciò che sta intorno a noi.
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