FONDI – Il Duomo di San Pietro di Fondi è pronto ad ospitare, dal 20 al 23 aprile 2023, la fedele riproduzione della Sacra Sindone.
È senza dubbio uno dei più grandi tesori della cristianità. Il termine “sindone” deriva dal greco σινδών (sindon), che indicava un ampio tessuto. Quella conservata nel Duomo di Torino è un lenzuolo di lino di circa 4,41 metri per 1,11 sul quale è visibile l’immagine di un uomo che porta segni interpretati come dovuti a maltrattamenti e torture compatibili con quelli di un condannato alla crocifissione e descritti nella Passione di Gesù.
“Nei giorni dedicati a San Sotero – scrive il parroco Don Gianni Cardillo – invitiamo, oltre che a venerare il Papa nato a Fondi, anche a visitare e venerare la Sacra Sindone. In questi anni abbiamo rilanciato questa festa che dobbiamo tenere viva nelle nostre tradizioni”.
Le esposizioni pubbliche della Sindone sono chiamate ostensioni (dal latino ostendere, “mostrare”).
Gli eventi sono organizzati in collaborazione con la Pro Loco Fondi con il patrocinio del Comune di Fondi.
La riproduzione della Sacra Sindone che sarà accolta nel pomeriggio di giovedì 20 aprile, nel Duomo di San Pietro a Fondi è in misura reale ed è di proprietà della famiglia paolina, fondata dal Beato Giacomo Alberione.
La sua ostensione rientra nella celebrazione di un ricco calendario di ricorrenze: la festa di San Sotero, il papa nato a Fondi del 22 aprile; i 40 anni dalla donazione della Sacra Sindone dalla famiglia reale dei Savoia alla Santa Sede; i 50 dalla prima ostensione televisiva del telo sindonico ed è anche parte della più ampia programmazione nazionale della tredicesima edizione del Festival della Vita sul tema: “Vivere è… ritrovarsi”.
L’esposizione della riproduzione della Sacra Sindone nel Duomo di San Pietro a Fondi è un evento che merita di essere celebrato e apprezzato per la sua importanza storica e religiosa. È un’occasione particolarmente rilevante per i fedeli, ma anche per tutti coloro che sono interessati alla storia e alla tradizione cristiana, per riflettere sulla fede, sulla passione di Cristo e sul mistero della sua Resurrezione.
Nel ricco programma dei quattro giorni, è prevista anche la solenne concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Gaeta, mons. Luigi Vari, di venerdì 21 aprile alle ore 18,00. Mentre la celebrazione dedicata a San Sotero, sabato 22 aprile, sarà presieduta da Don Adriano di Gesù.
Dal 2016 è rigemmata la devozione verso San Sotero e la Pro Loco Fondi ha trovato nel parroco del Duomo di San Pietro, Don Gianni Cardillo, la piena disponibilità ad intraprendere iniziative per conoscere meglio il Papa fondano.
Diversi convegni di studio sono stati l’occasione per esaltare l’importanza che il Papa fondano ha ricoperto nella storia.
Il “pasticciotto”, prelibatezza fondana, nel corso di questi anni grazie alla Pro Loco Fondi è ora identificato con il nome: “Dolce di San Sotero”.
Anche nell’arte la Pro Loco ha voluto lasciare un segno: il pregevole medaglione dipinto dall’artista Beatrice Monopoli, con l’immagine del Papa fondano, viene ammirato all’interno
dell’ex insigne cattedrale di San Pietro a Fondi.
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L’impegno della Pro Loco continua, anche in questi momenti perché confidiamo nella sua intercessione. San Sotero rappresenta un vero gioiello per la città di Fondi che ogni anno, il 22 di aprile, lo onora.
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