Flop Mugello: biglietti invenduti e spalti semi vuoti

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Si è concluso domenica sera il primo Gran Premio di Formula 1 al Mugello e il 1000° nella storia della Ferrari.

Un weekend pieno di spettacolo:

Non sono mancati gli eventi e gli ospiti durante il weekend. Le manifestazioni hanno coinvolto sia il Mugello, sia il centro storico di Firenze, con la presentazione della Ferrari celebrativa davanti al Comune di Firenze, in Piazza Signoria.

Molte le sorprese nella giornata di domenica. Il cielo sopra il tracciato è stato dapprima teatro della spettacolare discesa dei paracadutisti dell’esercito italiano, per poi ospitare il volo degli eurofighters, che hanno sorvolato per pochi secondi l’autodromo.

Tanti anche gli ospiti, fra i quali il maestro Andrea Bocelli, chiamato a cantare l’inno italiano prima dell’inizio della gara.

Poco il pubblico presente:

Complici i prezzi troppo alti e le restrizioni covid, al Mugello non vi è stato il pubblico delle grandi occasioni. Erano circa 3mila al giorno i biglietti disponibili per l’evento, la maggior parte dei quali è rimasto tuttavia invenduto.

Vuoti gli spalti, dunque, con una tribuna Ferrari che non ha potuto sostenere i propri beniamini.

Foto:

Capitolo prezzi:

Alti i prezzi per assistere dal vivo al primo evento aperto al pubblico post-covid.

Nonostante l’organizzazione avesse scelto di ridurre del 50% i prezzi, le cifre rimanevano insostenibili per molti. Si partiva dai 94€ per accedere il venerdì, fino ai 600€ della domenica in Poltronissima Tribuna. Troppo, soprattutto per le famiglie.

Male anche la Ferrari:

Una domenica da dimenticare anche in pista, dove le due Ferrari non hanno saputo sfruttare i tanti incidenti della giornata.

Leclerc non va oltre un ottavo posto, mentre Vettel termina la gara in decima posizione. Sempre più in basso la Ferrari, anche in classifica costruttori.

Weekend dal sapore amaro dunque, per l’organizzazione e per la Ferrari. Una strategia di marketing sbagliata ha, in parte, rovinato la grande festa del Mugello.

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