LATINA – La Fislas di Latina, ente bilaterale costituito dalle più importanti organizzazioni agricole e sindacali della provincia di Latina, ha rinnovato anche quest’anno la tradizione delle borse di studio destinate ai lavoratori del comparto agricolo e alle loro famiglie. Un sostegno concreto per il settore agricolo e un segnale chiaro che Fislas investe sulla cultura e lo fa puntando proprio sui giovani che hanno potuto ritirare direttamente il loro contributo nel corso di una cerimonia pubblica.
L’evento, tornato in presenza dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, si è tenuto martedì 19 ottobre nella sala conferenze dell’Hotel Oasi di Kufra di Sabaudia. Presenti, oltre al presidente di Fislas Latina, Mauro D’Arcangeli, anche tutti i rappresentanti delle organizzazioni agricole e sindacali: Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.
Nel corso della serata sono state consegnate complessivamente 100 borse di studio per un importo totale di circa 47mila euro. A ritirare il contributo direttamente i figli dei lavoratori del comparto agricolo accompagnati da un loro familiare. Questo il dettaglio delle borse di studio consegnate nel corso della cerimonia pubblica: 57 destinate a studenti della scuola media inferiore, 33 della scuola media superiore e 10 destinate a studenti universitari.
Nel corso del suo intervento il presidente di Fislas Latina, Mauro D’Arcangeli, ha voluto ribadire l’importanza dell’iniziativa richiamando, come sempre, al messaggio che Fislas vuole dare alle famiglie e, complessivamente, al territorio pontino: “Non ci stancheremo mai di dire – ha affermato quest’ultimo – che oltre il contributo è estremamente importante che le organizzazioni agricole e sindacali continuino a mantenere intatta una tradizione che punta sulla cultura dei nostri ragazzi. A loro, ai giovani – ha sottolineato D’Arcangeli – voglio ricordare i sacrifici che i genitori fanno ogni giorno e che queste borse di studio vogliono essere uno strumento per fare in modo che tutti abbiano la possibilità di costruire un futuro costituito da un percorso di studio soddisfacente e che li aiuti a realizzare i loro sogni. Non dimentichiamo – ha concluso D’Arcangeli – che il mondo agricolo è l’asse portante del nostro sistema economico ed anche e soprattutto del sistema di tradizioni e di valori di questo territorio e che la nostra speranza è che questi ragazzi facciano le loro esperienze, sul piano culturale e di vita e che le mettano poi a disposizione anche del nostro comparto che ha sempre più bisogno di specializzarsi e di investire sul futuro anche e soprattutto sul piano della formazione”.
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