“Fino a che non scriverete la parola fine”, sono passati 33 anni dalla tragedia del Moby Prince

La giornata di commemorazioni

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LIVORNO – “Per non dimenticare”, la verità e la giustizia non si arrendono, il messaggio delle autorità, dei rappresentanti della Camera dei Deputati e dei Senatori, dei componenti delle commissioni d’inchiesta e l’Associazione #Io sono 141 chiedono ancora, dopo 33 anni da quella notte maledetta, la parola fine per quella che è stata la più grande tragedia della marina civile italiana, il naufragio e il rogo del traghetto Moby Prince con 140 persone a bordo avvenuto il 10 aprile del 1991. “Aspettiamo la verità storica – apre la cerimonia di commemorazione in Sala Giunta a Palazzo Comunale il presidente del Consiglio Pietro Caruso – una giustizia impossibile sulla quale qualcuno ci dovrà rassicurare e semmai dire se non c’è più speranza”. Aperta la terza commissione d’inchiesta parlamentare sulle cause del disastro e le indagini vertono sempre di più sulla tanto tirata in ballo terza nave presente nello specchio d’acqua del porto livornese che avrebbe transitato in acque interdette causando la manovra d’emergenza del Moby e la collisione con la petroliera Agip Abruzzo. Inesistente la nebbia e nullo l’errore umano, una catena di ritardi nei soccorsi e le inefficienze hanno causato la tragedia. Ci sono tutti gli interventi commossi dei presenti alla commemorazione, i numerosi sindaci, le delegazioni del Consiglio della Regione Toscana e del Governo, il messaggio video del ministro Musumeci. Commosso anche il sindaco Luca Salvetti che racconta la sua esperienza quella notte in mare come cronista e il compianto Loris Rispoli da anni a capo di una instancabile ricerca della verità: “Loris Rispoli è stato il simbolo di un percorso straordinario e il protagonista di questa vicenda maledetta, ci manca la sua figura di combattente”.

Il presidente di #Io sono 141 Nicola Rossetti si rivolge ai componenti della commissione d’inchiesta: “Saremo sempre al vostro fianco fino a che non scrivete la parola fine”. Alla cerimonia era presente anche una rappresentanza delle associazioni e dei comitati della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. In mattinata la cerimonia al monumento in ricordo in Fortezza Nuova e nel pomeriggio dopo la cerimonia di commemorazione a Palazzo Comunale, il corteo fino all’Andana degli Anelli e la deposizione dei fiori in mare.


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