Finanziamenti persi per la sicurezza nelle scuole, il centrodestra: «Responsabilità politiche chiare. In sede di Bilancio la maggioranza trovi le risorse per dare risposte ai nostri figli e nipoti»

LATINA – “Non è la Commissione Trasparenza la sede per attribuire responsabilità personali su questa vicenda. Certo, vi sono responsabilità politico-amministrative molto chiare ed evidenti che nulla hanno a che fare con l’Assessore Caschera e con l’Ing. Vagnozzi”.

Così, in una nota a margine della Commissione Trasparenza e Legalità, i Consiglieri Comunali Vincenzo Zaccheo, Matilde Celentano (Capogruppo FdI), Massimiliano Carnevale (Capogruppo Lega), Mario Faticoni (Vice Presidente Commissione Trasparenza e Legalità), Vincenzo Valletta (Lega) e Gianfranco Antonnicola (Fratelli d’Italia).

“C’è stato un gap di 5 anni” ha esordito l’On. Vincenzo Zaccheo: “Si parla sempre dei 4,3 milioni di euro derivanti da un finanziamento del Miur, ma non si fa cenno ad altre somme che l’Amministrazione ha rimandato indietro, pari a 1,7 milioni di euro di mutui Bei, sempre per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico delle scuole.

Questi finanziamenti arrivano nel 2015, siamo nel 2022: cos’è accaduto? La Dott.ssa Lanzillotta si interessò alla vicenda, dopodiché ci fu un conflitto con l’allora Segretario Generale Iovinella, che portò l’intera vicenda al blackout di cui stiamo discutendo. Nel bilancio di previsione la maggioranza dovrà reperire le risorse per ben 7 plessi scolastici della nostra città che risultano inagibili. Rimango in attesa di sapere, dato che non mi è stata fornita una risposta adeguata, l’iter procedurale che ha visto l’amministrazione perdere 1 milione e 700 mila euro di finanziamenti Bei”.

“Le assenze in quest’Aula, nei banchi della maggioranza – ha detto il Capogruppo della Lega Massimiliano Carnevale – la dicono lunga sulle responsabilità politiche di chi ha governato la città in questi anni. Se avessimo discusso del progetto Upper, ad esempio, sarebbero venuti ad ascoltare anche ex Consiglieri Comunali.  Vorrei ricordare quella massima di Benedetto Croce: “Il vero politico onesto è il politico capace”. Dunque, se non sei capace non sei onesto. In questi anni, voi avete creato le condizioni per arrivare a questo definanziamento milionario sulla pelle dei nostri figli e nipoti: la sostituzione sistematica di Assessori e Dirigenti ne costituisce, forse, l’aspetto più grave. La responsabilità politica nell’aver perso 6 milioni di euro per la sicurezza delle scuole è fin troppo chiaro a chi va ricondotta. Noi vigileremo, in sede di Bilancio, perché sia attribuita priorità assoluta alla sicurezza dei nostri figli e di tutto il personale docente”.

“In quest’Aula c’è una atmosfera surreale, ci troviamo a dibattere intorno ad un evento senza precedenti – ha affermato Matilde Celentano, Capogruppo di “Fratelli d’Italia” -. La scuola rappresenta il futuro delle nuove generazioni, la crescita formativa dei nostri figli e nipoti. Non possono esserci scusanti per aver perso ben 6 milioni di euro. Non si può tirare in ballo la pandemia, la guerra, il rincaro energetico. Qui ha perso la politica, ferita nella sua credibilità. La mancanza di personale, refrain ripetuto ogni volta dalla maggioranza, è una patologia cronica delle amministrazioni pubbliche. Come la affronta il Comune di Latina? Attraverso lo scorrimento di graduatorie di altri Comuni. Servirebbe un sincero mea culpa da parte della maggioranza”.

“A mancare è la programmazione – ha detto il Vice Presidente della Commissione Trasparenza, Mario Faticoni -. La famosa delibera di Giunta dell’8 Aprile, quella in cui l’Ente prendeva atto del definanziamento, ha visto l’assenza del Sindaco. La politica, la buona politica, deve assumersi le proprie responsabilità. Da componente della Commissione Bilancio, poi, voglio anche porre l’accento sul ritardo con cui questa Amministrazione sta affrontando il delicato capitolo del Bilancio. Al netto delle proroghe, il Bilancio andrebbe chiuso al 31\12 di ogni anno. Fra le mille ingessature della macchina amministrativa, operare in esercizio provvisorio ci impedisce di dare risposte concrete ai cittadini”.