Un punticino che va preso, per la classifica e per la testa. Dopo la scoppola di Verona ci si attendeva una risposta da parte del Latina, in termini di prestazione, di orgoglio e determinazione. E non si può dire di non essere stati accontentati, visto quanto accaduto nella gara d’esordio al ‘Francioni’ contro una formazione, quella di Di Carlo, intenzionata a recitare un ruolo da protagonista in questo campionato e che, al momento, ha solo un punto in più dei nerazzurri. Vivarini non ha cambiato il sistema di gioco, ma qualche interprete sì. Ha gettato nella mischia dal 1′ il nuovo acquisto Gilberto che, a sensazione, ci potrebbe far divertire molto. Bravo ad attaccare, ma anche capace di leggere le situazioni di pericolo, con chiusure da esterno basso vero. A centrocampo poi è risultata vincente la mossa di inserire D’Urso come intermedio e De Vitis, schermo davanti alla difesa. La squadra, tranne che negli ultimissimi minuti, è rimasta sempre molto corta e compatta, brava a tamponare ogni possibile iniziativa dei liguri. Mariga finché ne ha avuta è risultato prezioso, così come Scaglia, che ha fatto chilometri su e giù per la fascia sinistra. Pinsoglio e il pacchetto difensivo sono stati praticamente perfetti, mentre va sicuramente migliorata la fase offensiva. Paponi non è mai stato incisivo, Acosty più che una seconda punta è un esterno e non è un caso che su due ripartenze sotto gradinata nel primo tempo ha fatto ammonire due giocatori dello Spezia. Qualcosa insomma va rivisto se si vuole arrivare con più facilità in zona gol, ma di sicuro la gara con lo Spezia lascia più segnali positivi rispetto a quelli negativi.
E chissà che i gol decisivi non possano arrivare già sabato prossimo nell’appuntamento più atteso, il derby al ‘Matusa’ contro il Frosinone.
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