Finalmente proposte sensate, peccato siano solo di Zappalà

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LATINA – E’ quasi finita la campagna elettorale, non ci vuole molto per capire che si è trattato della più brutta. Calandrini e Calvi guardano ai fasti del passato.  Forte ancora non ci crede, sarà vero o no. Coletta continua ad essere contrario a tutto, il suo lamento è continuo, recita un copione già scritto che con il passare dei giorni è diventato noioso, non fa nessuno sforzo per andare oltre il “lamento” quotidiano. Chiarato è scomparso, chissà se lo ritroveremo nelle urne. La Sovrani si sforza, però si ha la sensazione che la campagna elettorale la stia indebolendo, e non è un bene, almeno per lei. Calvani sarà finito vittima dei Forconi, in preda ad una rivoluzione anticasta che non risparmia nessuno, neanche lui. Resta Savastano, l’unico riferimento di un gruppo che predica qualcosa di ideale, non condivisibile quanto ti pare, ma almeno qualcosa che va oltre la solita solfa.

Finalmente, Johan ha letto oggi qualcosa di sensato, peccato che a dirlo sia solo Zappalà. L’ex eurodeputato ha le idee chiare. Porto e Metro, bocciate serve concretezza. Come dargli torto. Solo Calandrini ancora crede alla favoletta  della Metro. “I grandi progetti di cui qualcuno parla con insistenza non si possono fare”. Bene ha fatto Zappalà a ricordarlo, alla luce della propensione dei latinensi a credere nelle balle, il fatto che qualcuno glielo ricordi non è un male. La Metro costerebbe troppo ed il porto di Foceverde non si può fare, visto che nei dintorni di Latina di porti ce ne sono abbastanza e, comunque, non ci sarebbero i soldi per realizzarlo. Perfetto, da non crederci. Arriva all’ospedale. Meglio pensare prima al Goretti che alla costruzione di una nuova struttura, considerando che il Sindaco non ha competenze in materia sanitaria. Di nuovo parole sacrosante. Dice che i costruttori fanno i costruttori, tra l’altro le case di Latina le hanno costruite loro, e che forse piuttosto che mandarli in Procura sarebbe meglio ascoltarli. Non si sa mai, può darsi che quelli che sembrano reati potrebbero essere diritti acquisiti in modo legittimo. Pensa tu se avesse ragione il buon Stefano. Alla fine scivola anche lui su una buccia di banana e riparte con la solfa del “turismo bla la bla”. Johan gliela perdona, visto che, almeno in questa campagna elettorale, un concentrato di cose sensate come quelle dette da Stefano Zappalà ancora non l’ha incontrato.
Di questi tempi, chi dice cose sensate è destinato alla sconfitta ed alla marginalizzazione, quindi altro che Zappalà Sindaco, anche perché si è fuori tempo massimo, il nostro Stefano stavolta corre per Calvi e speriamo per lui che sia la corsa giusta.


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