Titolo originale: Finalement
Titolo: Finalement – Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte
Genere: Commedia
Durata: 129 min
Regia: Claude Lelouc (86 anni)
Sceneggiatura: Claude Lelouch, Pierre Leroux, Grégoire Lacroix, Valérie Perrin
Musiche: Ibrahim Maalouf
Produzione Paese: Francia, 2024
Cast: Kad Merad, Elsa Zylberstain, Michel Boujenah, Sandrine Bonnaire, Barbara Pravi, Françoise Gillard, Françoise Fabian, Clémentine Célarié, […]
Quello di Lino Massaro (Kad Merad), avvocato di successo, è un viaggio lungo la Francia, da Nord a Sud, da Parigi attraverso Mont Saint-Michel fino ad Avignone, in Provenza; un viaggio interiore, un viaggio dell’anima perché ora si sente di essere arrivato finalement, ad un’età vetusta che gli permette di rompere i legami familiari e vivere in piena libertà; un viaggio dunque che lo allontana da casa, dal lavoro, dalla moglie Léa (Elsa Zylberstain), dal figlio, dalla suocera, dagli amici, dall’ambiente in cui è vissuto sin dalla nascita. Lino sente il bisogno di rendere libera la mente e di ritrovare se stesso, di conoscersi. Quello di Lino, infatti, è un viaggio che gli consente attraverso la folie des sentiments, la follia dei sentimenti, di ottenere quella libertà che non ha mai avuto nella sua vita, quella libertà che lo dispensi dagli stereotipi, dai pregiudizi, da tutto ciò che lo ha reso continuamente schiavo. Quello di Lino è una fuga metaforica da un mondo che ha perso il suo verso o meglio che non lo ha mai trovato se non in alcuni eventi, e che gli permette per un’incredibile fantasia del chaos di incontrare persone inaspettate e assonanti di vario tipo. Il riferimento al film I ponti di Madison County (1995) di Clint Eastwood, infatti, mette in auge la fuga come mezzo necessario per sopravvivere in questo mondo balordo.. Con ciascuna delle persone con cui ha a che fare si presenta e si descrive senza impedimenti talvolta come trombettista, talvolta come prete, talvolta come avvocato qual è, talvolta come regista di film porno ricercato dalla polizia. Lino nel suo lento procedere, riparatosi durante una tempesta nel fienile di una fattoria, fa conoscenza con la gentile e accogliente padrona che subito cerca di accudirlo in tutti i modi, anche suonando il pianoforte e allora Lino prende la tromba e si mette a suonare con lei mettendo in atto, inconsapevolmente, quelle vibrazioni interiori biunivoche, che generano risonanza nell’animo, ma nel contempo anche añoranza del tempo perduto nella vita trascorsa in cose effimere, stupide, prive di senso, lontane da ciò che è insito nell’essere umano, nella sua essenza atavica. Proprio in quel momento, difatti, la sua tromba suona accordandosi con le note del pianoforte e generando l’amicizia che è l’amore senza i casini, l’amore senza desiderio perché il desiderio annulla la ragione.
Finalement – Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte è un film scritto e diretto dal prolifico regista Claude Leoluch che all’età di ottantasei anni fa di questa pellicola (oltre i suoi cinquanta film) un’opera autobiografica anche se sotto mentite spoglie nel nome del protagonista del suo film L’avventura è l’avventura (1972), interpretato dall’attore parmense Lino Ventura (1919 – 1987), di cui sono riprodotte alcune immagini e a cui fa omaggio anche con alcune scene del film Una donna e una canaglia (La bonne année, 1973). Un lungo plauso al regista del memorabile film Un uomo, una donna (Un homme et une femme, 1966) con Anouk Aimée e Jean-Louis Trintignant, che vinse il Grand Prix per il miglior film alla 19^ edizione del Festival di Cannes e il Premio Oscar 1967 come miglior film straniero. Ma il plauso soprattutto va al protagonista Kad Merad che, grazie ad un’interpretazione accattivante ed encomiabile, su di giri e senza dare tregua alcuna, fa ruotare tutto attorno a sé lasciando il resto come un necessario contorno che serva a mettere in apice la sua bellezza biologica.
In occasione della presentazione di Finalement fuori concorso alla LXXXI Mostra del cinema di Venezia a Claude Lelouc è stato conferito il premio Cartier Glory to the Filmmaker.
Filmografia
Ciò che è proprio dell’uomo (1960), L’amore senza ma … (1962), Una ragazza e quattro mitra (1964), La donna è uno spettacolo (1964), Operazione golden car (1866), Un uomo, una donna (1966), Vivere per vivere (1967), Un tipo che mi piace (1969), La vita, l’amore, la morte (1969), La canaglia (1970), Tre dritti a St. Tropez (1971), L’avventura è l’avventura (1972), Ciò che l’occhio non vede (1973), Una donna e una canaglia (1973), Il matrimonio (1974), Tutta una vita (1974), Il gatto, il topo, la paura e l’amore (1975), Un appuntamento (1976), La fabbrica degli eroi (1978), Chissà se lo farei ancora (1978), Un altro uomo, un’altra donna (1977), Agenzia matrimoniale A (1978), A noi due (1979), Bolero (1981), Èdith et Marcel (1983), Viva la vita (1984), Tornare per vivere (1985), Un uomo, una donna oggi (1986), Una storia dei nostri giorni (1986), Una vita noon basta (1988), Ci sono dei giorni … e delle lune (1990), La belle histoire (1991), L’amante del tuo amante è la mia amante (1993), I miserabili (1995), Uomini & donne – Istruzioni per l’uso (1996), Per caso o per azzardo (1998), Una per tutte (1999), And Nonw … Ladies & Gentlement (2002), Le Genre human, premièere partie: Les Parisiens (2004), Le Courage d’aimer (2005), Roman de gare (2007), Ces amours-là (2010), D’un film à l’autre (2011), Parliamo delle mie donne (2014), Uno più una (2015), Chacun sa vie (2017), I migliori anni della nostra vita (2019), La vertu des impondèrables (2019), L’amour c’este mieux que la vie (2021).
Francesco Giuliano
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