ROMA- La Federlazio apprende con una certa sorpresa dell’ipotesi di costituzione di un unico consorzio industriale per l’intera regione Lazio, contenuta in un emendamento alla proposta di legge regionale sulla semplificazione in discussione in Consiglio Regionale.
Dal punto di vista del metodo, si ritiene che un provvedimento di questa natura si sarebbe dovuto concertare con gli attuali consorzi, con i comuni, con le associazioni imprenditoriali e con tutti i soggetti interessati.
Ugualmente dal punto di vista dei contenuti, la Federlazio esprime la sua perplessità per una proposta che non tenendo conto delle specificità dei singoli territori, rischierebbe di annullarne le differenze in nome di una omologazione che si tradurrebbe sostanzialmente in un depotenziamento di questi strumenti così importanti per lo sviluppo delle aree industriali.
A questo occorre poi aggiungere che attualmente, nei singoli consorzi locali sono in corso investimenti e programmi che rischierebbero di arenarsi nelle more del processo di unificazione, con effetti controproducenti per le imprese e per lo sviluppo locale.
Tutto questo non significa naturalmente che non si possa affrontare il tema del riordino del sistema dei consorzi industriali, ma ciò non può essere portato avanti unilateralmente dalla Regione, bensì richiede il coinvolgimento di tutti gli attori in modo che si possa valutare la natura delle diverse problematiche, tendo conto delle particolarità dei territori e dei sistemi produttivi che ciascuno di essi esprime.
La Federlazio si augura che la Regione voglia ritirare il suddetto emendamento per dare avvio ad un’ampia fase di consultazioni e di confronti locali che consenta di pervenire ad una decisione condivisa e ben ponderata.
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