LATINA – “Domenica 23 maggio siamo stati in piazza della Libertà a Latina, a partire dalle 10, con alcune associazioni e nel pieno rispetto delle misure anti Covid, per spiegare ai cittadini quale sia il reale contenuto del DDL Zan. Essere liberi significa essere informati, conoscere i contenuti degli atti che si vanno ad approvare e soprattutto le ripercussioni reali che comportano. In questi mesi ci siamo resi conto di come, complici le strumentalizzazioni ideologiche di certa sinistra, si stiano creando solo disinformazione e disorientamento nei cittadini. I diritti, i valori, non sono merce di scambio, sono i pilastri su cui si deve costruire la libertà non solo del singolo ma di un’intera comunità. Contrastare il contenuto del DDL Zan, ed in particolare quanto previsto negli articoli 1, 4 e 7 non significa essere omofobici o illiberali. Significa voler garantire diritti e parità di accesso agli stessi a tutti. Questo disegno di legge se letto con attenzione rappresenta una stortura ideologica. In primis perché il nostro sistema giudiziario prevede già pene severe per chi usa violenza verso l’altro e verso gli omosessuali. Introduce sanzioni verso il libero e legittimo pensiero di ciascuno in fatto di identità di genere, matrimonio, utero in affitto e adozioni, tentando di ridurre al silenzio chi non è d’accordo. Punta ad introdurre una nuova fattispecie di reato, l’omotransfobia, senza definire i confini del reato e lasciando eccessiva, quindi pericolosa, discrezionalità all’organo giudicante, con il risultato di limitare la libertà di espressione e di pensiero di tutti. Punta ad introdurre nelle scuole, sin dalle elementari, l’ideologia gender come argomento da accostare a quelli tradizionali. Il rispetto verso le differenze non può essere a senso unico ma deve essere binario. Con questo DDL si tenta solo di mettere una scure su chi ha idee diverse e questo non significa certo essere omofobi o essere a favore della violenza. L’odio in qualsiasi forma si esprima va condannato ma il DDL Zan in tale contesto non ha nulla a che vedere con reali tutele di chi oggi si sente discriminato e che con questo decreto rischia di essere ghettizzato. Porteremo avanti la nostra battaglia contro il DDL Zan a testa alta in difesa della libertà di tutti, senza esclusioni, e non di un genere piuttosto che di un altro”.

Lo dichiara in una nota Loreto Capuano portavoce di ProVita e dirigente provinciale di Fratelli d’Italia


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