ROMA – Fazzone (FI): “Incentivi per ecobonus e sismabonus: tempi lunghi per le aziende. Snellire le procedure, alle imprese serve liquidità da subito”. Il Senatore di Forza Italia Claudio Fazzone si è espresso sul tema ecobonus/sismabonus con un comunicato. Di seguito il testo della nota:
“Ancora una volta il governo Conte si mette in luce per un’ennesima presa in giro nei confronti di cittadini e imprese. Come sempre però le bugie hanno le gambe corte e si finisce con l’essere ‘smascherati’. Da una prima lettura si aveva l’impressione che fosse stata varata una buona norma. Il Governo ha fatto capire agli Italiani che tutti potevano riqualificare i loro immobili con un super bonus del 110 x cento per detrazioni fiscali o cedendo il credito d’imposta. Ed invece siamo davanti ad un’altra ‘bufala’ di questo esecutivo. Il decreto legge precedente prevedeva per gli interventi di ecosisma bonus la fatturazione di acconto a 30 giorni dalla firma del contratto dei lavori tra impresa e condominio o proprietario dell’immobile. In pratica appena la fattura elettronica veniva riconosciuta dal cassetto fiscale (al massimo entro 15 giorni) l’impresa poteva ottenere la cessione del credito e quindi la liquidità necessaria. Così avveniva con le altre fatture maturate dallo stato d’avanzamento lavori. Oggi con la nuova normativa invece bisogna prima completare i lavori e poi inviare la fattura. In questo modo le imprese devono attendere tempi ben più lunghi per il corrispettivo, ovvero 14-15 mesi se non addirittura un anno e mezzo. Peraltro un’altra beffa è rappresentata dal fatto che chi ha la seconda casa non può accedere alla procedura. Con questo sistema, le piccole e medie imprese vengono tagliate fuori non avendo la forza economica per poter anticipare soldi. Le banche non le finanzieranno perchè non hanno garanzie certe e preferiranno concentrarsi sui grandi gruppi, tralasciando il patrimonio immobiliare di edifici di piccole e medie dimensioni. Ecco perché a mio parere si deve ripristinare la norma della fatturazione di acconto a 30 giorni dalla firma del contratto, in modo da dare all’imprenditore la possibilità di ottenere dopo 15 giorni la cessione del credito. Il governo si concentri sul fornire alle imprese la liquidità necessaria anche per far fronte alle cadute di fatturato subite per l’emergenza Covid, semplificando i passaggi burocratici che hanno ostacolato fin qui il loro accesso ai sostegni previsti dai vari decreti. Personalmente mi auguro di aver letto male e di essere nel torto per il bene di quelle persone che hanno riposto tante aspettative su questa norma”.
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