Ennesima nota dolente per l’amministrazione Coletta sul tema dei borghi. A sferrare l’attacco sono i rappresentanti dell’associazione Fare Latina Evolabor che non risparmiano critiche alla politica di Lbc.
“Siamo partiti 3 anni fa costituendo da zero la Consulta dei Borghi, mai esistita in città, che abbracciasse tutti i borghi. Abbiamo coinvolto tantissimi residenti ed abbiamo trasformato la loro disillusione in entusiasmo con le nostre iniziative. Abbiamo bussato alla porta del sindaco Coletta, ci ha ricevuto solo la prima volta e poi non ha ascoltato la nostra proposta di istituzionalizzare la Consulta, che, invece, siede ai tavoli con Provincia e Regione per alcune delle tante problematiche irrisolte” esordisce Donatella De Persis, portavoce della Consulta dei borghi e di Fare Latina per i Borghi.
Carmine Picca: “Oggi la politica si accorge della scuola di Borgo Faiti. Borgo Faiti, Borgo San Michele e Borgo Sabotino da periferie inascoltate e depresse ora sono diventati tutto a un tratto l’ombelico del mondo.” Non ci stanno Carmine Picca e Daniele Mucci, esponenti di Fare Latina Borghi, che denunciano il lassismo della amministrazione comunale ed il tentativo da parte di LBC di cercare consensi sulle criticità che attanagliano il borgo a pochi mesi dalle elezioni. Lo hanno chiamato il semestre bianco, poiché da qualche giorno, nello specifico, per Borgo San Michele e Borgo Faiti sono sorti dei comitati che pubblicizzano documenti, senza firme, in cui si elenca un presunto programma con ipotetiche opere realizzate dall’amministrazione Coletta.
“Siamo giunti ormai ad una situazione bizzarra – dice Carmine Picca- l’amministrazione Coletta si dice in fase di “ascolto”, chiede consigli agli abitanti dei borghi su quali siano le iniziative da portare avanti, dopo aver avuto ben 5 anni per operare e realizzare azioni positive, ma soprattutto dopo che è trascorso del tempo senza che nessun amministratore pubblico abbia calpestato il suolo dei due borghi. Solo oggi chiedono lumi, ai residenti, su quali interventi realizzare e si fano rappresentare da alcuni portavoce, all’interno di Lbc, senza mai aver interpellato le associazioni del territorio che operano lì da anni, compresa la Consulta dei Borghi. Ora incredibilmente dopo le nostre reiterate denunce come Consulta dei Borghi prima e Fare Latina dopo, ecco il risveglio del palazzo comunale che decide, a 5 mesi dalle elezioni, di affrontare le criticità che riguardano il plesso scolastico e il monumento ai caduti di Borgo Faiti – precisa Carmine Picca- Assume del grottesco l’iniziativa da parte del consigliere comunale Aramini che tuona un intervento risolutore sulla questione della struttura scolastica quando forse avrebbe potuto essere più incisiva allorché ricopriva proprio lì il ruolo di dirigente scolastico. Proprio sul cantiere scolastico la amministrazione comunale non è stata capace di rispondere alle nostre reiterate richieste di incontri, tantomeno di fornire una risposta adeguata, rispetto a una problematica che insiste su quel territorio da tempo. Ironia del destino, solo in questi giorni la struttura scolastica diventa il centro della propaganda elettorale di LBC che, evidentemente, coltiva la politica degli annunci e delle promesse senza mai intervenire. Prova ne è che i nostri continui appelli vengono puntualmente snobbati dall’amministrazione comunale senza che segua una politica d’azione. Sono molteplici i disagi del borgo, partiamo proprio dal cantiere davanti alla scuola primaria e secondaria, ormai abbandonato da anni; iniziato nel 2016, mai portato a termine e oggi abbandonato. La ditta appaltatrice dei lavori ormai non esiste più, dalla documentazione che noi cittadini abbiamo estrapolato dal sito del Comune di Latina, si evince una situazione totalmente caotica dove non c’è traccia di una possibile soluzione. Il degrado delle scuole così cresce col trascorrere del tempo, non solo per le criticità delle intemperie ma per la mancata manutenzione, latitante ormai da anni. Siamo talmente abituati al degrado che la manutenzione ordinaria ormai è divenuta un evento straordinario. Peraltro, in questo arco temporale in cui le scuole sono state chiuse totalmente o parzialmente per via dell’emergenza sanitaria, il Comune ben avrebbe potuto espletare alcuni lavori ordinari dimostrando buona volontà e senso di responsabilità, ma come al solito non si è voluto smentire nella sua negligenza e indolenza”.
Non è da meno Daniele Mucci, che indica come da lunedì 26, quando il Lazio passerà a un nuovo colore per l’emergenza sanitaria e a nuove regole, verosimilmente verrà preso d’assalto il litorale, tuttavia “passando per via Casilina cittadini e turisti si troveranno di fronte cigli delle strade invase da rifiuti ingombranti, laterizi e residui di eternit. La manutenzione e il servizio di pulizia in un momento delicato come questo che, dopo il lockdown impone, oggi più che mai, una ripartenza fondata su una seria programmazione, dovrebbe rappresentare la priorità di un’azione amministrativa ordinaria e non straordinaria, ma come al solito quando affrontiamo il tema del litorale di Latina restiamo ancorati all’anno zero”.
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