TORRE ANNUNZIATA – Ex giocatore del Gaeta freddato con 3 colpi di pistola. La rivelazione shock di un minorenne: “Sono stato io, ma doveva essere solo un avvertimento”. È stato proprio il presunto autore dell’omicidio a consegnarsi ai Carabinieri della caserma di Torre Annunziata nei giorni scorsi: si tratta di un 17enne del luogo che ha vuotato il sacco in merito alla morte di Antonio Rivieccio, 30enne freddato nella provincia di Napoli nella notte tra l’11 e il 12 marzo.
Rivieccio aveva anche militato nella serie A1 di pallamano, nel Gaeta Sporting Club, ma stando a quanto riferito dal reo confesso la vittima aveva qualche scheletro nell’armadio.
Il minore, costituendosi, ha infatti raccontato come quello che doveva essere un avvertimento a Rivieccio per una questione legata ad un giro di droga, si è per errore trasformato in tragedia mentre il 30enne si trovava in compagnia della fidanzata: un colpo avrebbe raggiunto per sbaglio la vittima all’inguine recidendo l’aorta femorale e provocando la morte per dissanguamento. L’arma del delitto, una pistola, sarebbe poi stata gettata nel fiume Sarno, ma allo stato dei fatti non è ancora stata ritrovata.
Ci sarebbero, però, ancora aspetti da chiarire secondo gli inquirenti, che hanno ravvisato alcune incongruenze nella storia raccontata dal ragazzo. La questione è ora al vaglio della procura per i minorenni di Napoli.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.