LATINA – «La vicenda dell’utilizzo dell’ex Banca d’Italia dimostra ancora una volta che l’amministrazione comunale di Latina non ha una visione complessiva sul Nucleo di fondazione, nel quale occorre non soltanto acquisire i palazzi storici, ma la città necessita di un nuovo piano di mobilità, di sosta, del centro storico e del commercio, il tutto nella cornice generale di un nuovo piano regolatore.

Per questo, si ha l’urgenza di convocare dei Consigli monotematici per pianificare il futuro di Latina in vista del centenario del 2032. Così potremmo realizzare la cittadella universitaria».
È quanto dichiarano i Consiglieri di Latina nel Cuore, Scalco Iavarone e Faticoni, ricordando l’intervento dell’onorevole Vincenzo Zaccheo sulle linee programmatiche presentate dal sindaco Damiano Coletta.
Continuano i Consiglieri: «L’acquisizione della Banca d’Italia, su cui ha svolto un eccellente lavoro Angelo Tripodi in Regione Lazio seguendo le amministrazioni Finestra-Zaccheo, deve essere un anello di congiunzione con il cronoprogramma sul palazzo ‘M’ della giunta Zaccheo, a cui devono essere aggiunti altri immobili del nostro patrimonio storico e architettonico, indispensabili per completare il processo di trasformazione del Nucleo di Fondazione: dall’Intendenza di Finanza al Catasto fino alle Poste.
Non è ammissibile nemmeno un utilizzo parziale, come sostiene la consigliera Campagna, per mettere uffici comunali all’ex Banca d’Italia, ciò stravolgerebbe il disegno d’insieme del nucleo di fondazione quale sede naturale della cittadella universitaria.
Bisogna lavorare su due direzioni parallele: l’acquisizione di tutti i gioielli di fondazione attraverso anche l’attingimento di fondi utili dagli enti sovraordinati e la pianificazione del nuovo centro storico che passa necessariamente per il Nucleo di Fondazione, progettando, però, dei servizi innovativi con l’utilizzo delle nuove tecnologie, partendo proprio dalla smart city ossia la città intelligente. 
Urge una visione totale, dall’urbanistica al commercio alla mobilità, per dare realmente una vocazione universitaria a Latina, richiamando le menti migliori e valorizzando le nostre risorse. 
Un sogno, quello dei giovani tra i palazzi di Fondazione, su cui furono gettate le basi trasversalmente dalla classe politica di inizio anni ’90, nel quale crediamo convintamente che possa diventare realtà, dando una nuova prospettiva di vita alla seconda città del Lazio», concludono i Consiglieri Scalco, Iavarone e Faticoni.

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