Titolo: Everything Everywere All at once
Genere: fantastico
Durata: 137 min
Regia: Daniels (Daniel Kwan, Daniel Scheinert)
Sceneggiatura: Daniel Kwan, Daniel Scheinert
Musiche: Son Lux
Produzione Paese: USA, 2022
Cast: Michelle Yeoh, Stephanie Hsu, Jonathan Ke Quan, Jenny Slate, Harry Shum Jr., James Hong, Jamie Lee Curtis, Tallie Medel, […]
Everything Everywere All at Once, il secondo lungometraggio co-diretto dai Daniels, cioè Daniel Kwan e Daniel Scheinert, è un film non canonico basato sulla teria del caos ma soprattutto sulla teoria fisica quantomeccanica del multiverso (termine ideato dal fisico russo Andrej Linde contrapposto a universo), secondo la quale esistono universi distinti ma coesistenti con il nostro e paralleli ad esso. Precursore di questa idea fu il filosofo Giordano Bruno che, nel dialogo De infinito, universo e mondi (1584), ipotizza l’esistenza di infiniti mondi. Questa idea al filosofo nolano pervenne dalla lettura del poema “De rerum natura” dell’epicureo Lucrezio (I secolo a.C.) dove, nel libro primo, il poeta latino immagina che un arciere postosi ai confini dell’universo lanci una freccia che continuerà la sua traiettoria all’infinito, tant’è che posta la domanda: «… che sarà poi della freccia?», risponde «In nessun posto potrà stabilirsi il confine, e la possibilità della fuga sempre allontanerà l’appiglio. Perciò similmente bisogna ammettere che il cielo, la terra, il sole, la luna, il mare, e tutte le altre sostanze non sono uniche, ma piuttosto in numero infinito». Conseguenza dell’infinità dell’universo è il fatto che debbano esistere infiniti altri mondi.
Dopo tanti secoli, in effetti, quest’idea del multiverso viene ripresa e, dato che è stata teorizzata scientificamente oltre che filosoficamente, viene usata come un espediente narrativo filmico per descrivere cosa potrebbe succedere ad una o a più persone che sono coinvolte in un fatto indesiderato e aborrito tale da sconvolgere la mente, i sentimenti e quindi la loro stessa esistenza nell’universo in cui si vive. Un fatto che li porta a stare e a pensare in una realtà che cambia continuamente passando da un universo all’altro, dove l’azione di ognuno condiziona l’azione di ogni altro essere. Ovviamente tutto governato dal sentimento, dalla ragione, dalle abilità personali e anche dalle situazioni che si vengono a creare e affrontare.
La vicenda raccontata in Everything Everywere All at Once inizia nel momento in cui Evelyn Wang (Michelle Yeoh), titolare di una lavanderia a gettoni, gestita assieme al marito Waymond (Stephanie Hsu), viene convocata per evasione fiscale presso “l’Agenzia delle entrate” dall’ormai tanto stressata e sfiorita impiegata Deirdre Beaubeirdre (Jamie Lee Curtis): Forse queste vi sembrano solo un mucchio di ricevute ma io ci vedo una storia… E so già come andrà a finire… Non finirà per niente bene! Durante l’incontro, Waymond cambia perché il suo corpo viene sostituito da Alpha Waymond, un’altra versione esistente in un altro universo parallelo, chiamato Alphaverse, poiché ogni sua nuova scelta crea un nuovo universo. Esistono, infatti, molti universi paralleli, cioè il multiverso che è minacciato e in pericolo e dove Evelyn, ricevendo la tecnologia del saltoverso, assume tutte le varianti di sé presenti rispettivamente in ciascuno degli altri universi, alcune le danno forza e coraggio altre no. Evelyn in tal modo diventa un’eroina che deve lottare contro qualcosa di misterioso che investe tutto il multi verso e che affronta con l’amor che move il sole e l’altre stelle.
Il film è spettacolare, ricco di azioni e di grande fantasia, suffragate da teorie scientifiche attuali, ed è ben congegnato ma è disorientante per lo spettatore che volendone seguire la trama si trova davanti ad una conduzione filmica non canonica dovuta all’originalità del soggetto trattato.
Il film, diviso in tre parti: Everything – Everywere – All at once, ha ottenuto, tra l’altro, 10 candidature al Premio Oscar 2023, 6 candidature al Golden Globe 2023 ottenendo 2 premi ( per Migliore attrice in un film commedia o musicale a Michelle Yeoh e per Migliore attore non protagonista a Ke Huy Quan), 10 candidature al BAFTA 2023, ecc. . È, inoltre, inserito tra i Migliori dieci film dell’anno al National Board of Review 2022.
Filmografia
Swiss Army Man – Un amico multiuso (2016).
Francesco Giuliano
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