Esposto in Procura contro i lavori in via Grande e il rifacimento della palladiana, si cerca il dialogo

Uno dei firmatari, lo storico dell'arte Gianni Schiavon: "Per Salvetti il miglior spot elettorale sarebbe la mediazione"

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LIVORNO – Tra sabato e domenica è stato presentato un esposto in Procura contro i lavori di rifacimento dei portici di via Grande e della pavimentazione in palladiana. La questione ha già incontrato aspre critiche ma il sindaco e l’amministrazione non hanno mai ceduto nella volontà di iniziare i lavori. Adesso l’atto legale è un tentativo concreto di cui non si conoscono i tempi ma resta comunque aperta la porta del dialogo. I firmatari, gli ingegneri Vito Borrelli e Edoardo Marchetti, gli architetti Leandro Bertelli e Simona Corradini e lo storico dell’arte Gianni Schiavon convocheranno nei prossimi giorni, al massimo venerdì, una conferenza stampa per fare chiarezza sulle loro richieste.

“Dietro di noi ci sono almeno altre 500 persone legate al mondo della cultura, dell’architettura e dell’arte a Livorno che già si erano dichiarati contrari – dichiara Gianni Schiavon – Siamo esterrefatti riguardo questo progetto e chiediamo solo di essere ascoltati da Salvetti. Inoltre ci teniamo a sottolineare che il nostro esposto non è un atto politico ma una questione che riguarda solo il bene della città”. I lavori, si legge nell’esposto, sarebbero una spesa pubblica inutile in quanto la palladiana presenta ancora parti integre, mentre l’intervento dell’amministrazione sui portici che sono proprietà privata dovrebbe intervenire solo sulla manutenzione: “Da parte nostra c’è volontà di collaborare e siamo disponibili a ridiscutere il tutto ma fino ad adesso i nostri tentativi hanno trovato un muro – afferma Schiavon – il miglior spot elettorale per Salvetti sarebbe cercare una mediazione perché anche secondo noi è giusto riqualificare via Grande ma è il come che non ci trova d’accordo. Si tratta secondo noi di una spesa eccessiva di denaro pubblico stanziato senza necessità e molto grave sarebbe iniziare i lavori proprio dopo piazza Colonnella dove ci sono tratti di palladiana integri. Bisogna intervenire dove c’è bisogno e non oltre. Un restauro è un restauro e deve riconoscere necessariamente l’importanza del bene trattato, distruggere la pavimentazione integra solo in virtù di una questione puramente estetica è un abuso, è voler distruggere tutto a priori. Ho anche votato per Salvetti – sorride – perché cinque anni fa insieme alla Cepparello in campagna elettorale si schierò come difensore della palladiana contro il progetto del Movimento Cinque Stelle. A questo punto definirei invece questo progetto come talebano. I condomini – chiude – sono i proprietari dei portici e all’amministrazione è delegata la manutenzione ordinaria e straordinaria ma non questo tipo di rifacimento totale della pavimentazione. Se iniziassero i lavori c’è la possibilità che i proprietari degli immobili di via Grande possano bloccarli e chiedere i danni”.


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