LATINA – Il Comune di Latina sigla un protocollo di sicurezza alla presenza della Prefettura, smentendo in parte il primo cittadino che nelle settimane precedenti aveva bollato come troppo allarmistiche le lamentele dell’escalation di violenza in città, sottolineandone anzi l’aspetto semplicemente percettivo. Non si fa attendere la replica di Enrico Tiero, candidato per Noi con l’Italia alla Regione e al Senato.
“Il sindaco Coletta si è impegnato a siglare protocolli con la Prefettura per la sicurezza della città, quando non riesce nemmeno ad avere una visione unitaria del territorio, replicando alla sua negligenza e agli allarmi sociali come una semplice e fastidiosa percezione da parte della cittadinanza. Al di là della presunzione che anima il sindaco, va sottolineato come non ci sia un piano comunale per la sicurezza del cittadino, comprendo che lui e il suo esecutivo nonché i suoi passivi consiglieri di maggioranza e il suo zerbinato partito stiano ancora studiando ma a Latina esiste un allarme sociale e l’indifferenza politica di questi mesi non può più essere tollerata, altrimenti si rischiano assurde pantomime che si creano in diverse parti d’Italia. È inaccettabile che un sindaco sigli dopo un anno e mezzo del suo mandato un ‘Patto per Latina’ per la sicurezza, come se questa fosse materia non prioritaria. Mi auguro che nell’incontro col prefetto Maria Rosaria Trio al sindaco gli si siano schiarite le idee su come si governa una città e come si tutela il cittadino.
I punti luce della città dovrebbero essere potenziati oltre che ricevere un’attenta e naturale manutenzione, cosa che oggi è latitante; andrebbe ripristinata con un’azione partecipata della Prefettura e Questura il poliziotto di quartiere: numeri alla mano quando le forze dell’ordine erano in servizio in città il crimine era diminuito per l’azione di deterrente che suscita una divisa, non solo, gli ultimi episodi di violenza di baby gang italiane e l’atteggiamento violento di immigrati sarebbero meno frequenti se ci fosse la presenza fisica e costante del poliziotto in questione; per il sistema di videosorveglianza il discorso è differente: mi auguro che venga ripristinato il servizio, perché le telecamere strategiche sono autentici occhi per il controllo del territorio creando anche una maggiore percezione di sicurezza del cittadino grazie anche al supporto di una sala operativa”.
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