«Attenzione – ha dichiarato in plenaria l’On. De Meo -, non commettiamo l’errore di quando, due anni fa, in presenza dei primi casi di Covid, qualcuno ha pensato che il problema riguardasse solo alcuni Stati. L’emergenza siccità interessa l’intera Europa e non solo, ecco perché l’intervento dell’Ue oggi non solo è necessario, ma anche urgente. C’è bisogno – continua l’eurodeputato – di un approccio europeo basato su azioni concrete per ottimizzare le risorse idriche come quella indispensabile di modernizzare e realizzare nuove infrastrutture, nazionali ed europee, anche a servizio di più Stati, che aumentino le riserve d’acqua per renderle disponibili all’occorrenza in base ad un sistema di solidarietà. L’Europa ha investito molto in innovazione e ricerca, ma dobbiamo favorire un miglior utilizzo delle nuove tecnologie e dei dati dello spazio per gestire, in modo appropriato e responsabile, le risorse idriche che, a quanto pare, non sono inesauribili. L’emergenza siccità – ha dichiarato ancora il parlamentare europeo – coincide, inoltre, con la recente decisione della Commissione di ridurre i fitofarmaci e limitare l’uso dei pesticidi. Per compensare queste misure, è necessaria una normativa europea per l’utilizzo di Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA), completamente diverse dagli OGM, che permettano di avere colture più resistenti sia ai nuovi agenti patogeni sia ai sempre più frequenti fenomeni di siccità. L’agricoltura europea sta attraversando una fase delicata – ha concluso l’On. De Meo – e, se vogliamo garantire la sua transizione verde, dobbiamo preoccuparci ora di come evitare un’emergenza idrica che ne determinerebbe il collasso e, di conseguenza, la dipendenza alimentare dell’Ue dai Paesi terzi».
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