APRILIA – Continua a chiedere analisi certificate in vista della riapertura del suo impianto, ormai imminente, l’amministratore delegato di Rida Ambiente Fabio Altissimi.
Al momento l’unica a fornirle è stata Ama per quel che riguarda i rifiuti in entrata dalla Capitale. Gli altri comuni della provincia di Latina o in molti casi stanno tergiversando o in altri si trovano spiazzati perché non in possesso delle analisi certificate dai laboratori accreditati indicati dalla normativa nazionale.
Ecco dunque che si rischia di non poter riprendere in maniera celere la raccolta dai cassonetti e di prolungare sine die i cumuli di rifiuti per le strade dei vari comuni: in primis Latina dove proprio questa mattina alcuni cassonetti hanno preso fuoco.
In sintesi fanno sapere tra le righe da Rida, la società non è disposta a considerare valide le analisi in possesso di alcuni comuni in cui viene certificato solo un 5% di presenza di rifiuto organico, un dato che viene ritenuto non veritiero dal momento che solo un mese fa si era al 34% di rifiuti organici presenti nella raccolta dai cassonetti. Dato, quello del 5%, che alcuni comuni hanno utilizzato per poter conferire senza problemi in impianti che non hanno il trattamento necessario alla stabilizzazione del rifiuto organico.
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