FORMIA – Una nuova emergenza Covid ha scosso l’ospedale Dono Svizzero di Formia, mettendo in allarme i parenti dei pazienti ricoverati nei reparti di Cardiologia e terapia intensiva. La decisione è stata presa in seguito alla scoperta di un caso di contagio da Covid tra i pazienti. I responsabili del reparto hanno immediatamente adottato misure precauzionali per prevenire ulteriori diffusione del virus tra i degenti e il personale.
L’incidente che ha scatenato questa emergenza è stato il ricovero di un paziente in cardiologia per un intervento di applicazione di uno stent. Non appena è stato identificato come caso positivo, sono scattate le procedure previste per affrontare le situazioni di contagio. Tutti i pazienti e il personale sono stati sottoposti a tamponi, con risultati negativi, rassicurando così sullo stato attuale della situazione.
Tuttavia, per garantire la massima sicurezza e prevenire qualsiasi possibile diffusione del virus, è stata emessa una disposizione che vietava temporaneamente l’accesso dei visitatori ai reparti di Cardiologia e terapia intensiva dell’ospedale. Questa misura, sebbene drastica, è stata considerata essenziale per evitare ulteriori rischi.
Fortunatamente, la situazione è stata gestita con grande prontezza e professionalità. Il paziente positivo è stato sottoposto con successo all’intervento programmato ed è stato dimesso con buone condizioni di salute. Inoltre, tutti i tamponi eseguiti sono risultati negativi, dimostrando che le misure precauzionali hanno funzionato efficacemente.
Tuttavia, l’evento di Formia non è un caso isolato, e la situazione Covid è sempre in evoluzione. Alcuni dati nazionali indicano un aumento dei nuovi casi di Covid, seppur con un’incidenza bassa. La regione Lazio ha registrato un aumento del 29% dei nuovi casi nell’ultima settimana rispetto ai sette giorni precedenti. In Campania, l’aumento è stato ancora più significativo, superando il 70%.
Nonostante questi dati, va sottolineato che l’occupazione dei posti letto in area medica è cresciuta solo leggermente, attestandosi al 2,7%, e l’occupazione delle terapie intensive è scesa dall’0,5% all’0,4%. Il totale dei pazienti Covid ricoverati al 30 agosto era di 39.
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