In vista delle elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di Sabaudia, in programma il prossimo 12 giugno, abbiamo posto cinque identiche domande ai 5 candidati alla carica di primo cittadino.
Iniziamo con l’intervista al candidato sindaco per la coalizione Partito Democratico – Sabaudia in Comune, Giancarlo Massimi.
1. Le sue idee per lo sviluppo economico di Sabaudia.
Sabaudia è un territorio con grandi potenzialità. E’ il secondo polo flovivaistico italiano; un’agricoltura che ha come suo riferimento i mercati del nord Europa; un mare meraviglioso con la duna, i laghi, il parco, la Villa di Domiziano, il luogo della cultura. Sabaudia Città di Fondazione e della cultura razionalista. Sabaudia ha tutte le opportunità per crescere, partendo dalla valorizzazione del proprio territorio e delle risorse presenti. Fino ad oggi quest’insieme di risorse sono state poco considerate. Il turismo, negli anni si è sviluppato attorno alle seconde abitazioni e ad una stagionalizzazione che ha compresso la sua vocazione internazionale, penalizzando soprattutto il settore dei servizi, quello alberghiero e del commercio. Mancano servizi, a cominciare da quelli per i giovani, manca una attrattività (seppur con le potenzialità esplicitate) che permetta di fare un turismo 365 giorni l’anno. E’ assente, insomma, una chiara scelta programmatica. E’ assente una filiera che leghi assieme l’agricoltura con il territorio: parliamo di enogastronomia, turismo verde. Questa grande incompiuta ha oggi la necessità di uscire fuori dal tunnel degli ultimi venti anni e guardare al mondo come il suo orizzonte, guardando alle sue risorse ed affrontando, con decisione, anche alcuni nodi irrisolti come quello del Lago di Paola, rendendo effettiva la previsione della legge Galli. Insomma Natura, Paesaggio, Agricoltura, Enogastronomia: aprendo la città ad una visione internazionale (Roma a cento chilometri con i suoi flussi turistici extraUE), fuori dai limiti ristretti del territorio del Basso Lazio e dell’area romana. Turismo internazionale che per sua natura ha bisogno di servizi, che produce ricchezza in una visione d’insieme e innovativa assieme ad una agricoltura internazionalizzata e legata al contempo alla sua tipicità territoriale.
2. Sabaudia, Città Europea dello Sport 2022. Eppure mancano impianti per la pratica di alcune tra le discipline più diffuse, spazi attrezzati per lo sport libero, della piscina attesa da circa 30 anni non c’è più traccia. Che sensibilità mostrerà la sua amministrazione verso il settore?
Sabaudia è Città Europea dello Sport 2022 senza esserlo. E’ Città del Parco, vivendo una estraneazione dallo stesso e subendolo. E’ Città del Razionalismo e il Centro cittadino è nel degrado assoluto. E’ Città del cinema con la sala cinematografica chiusa. E’ tutto e nulla allo stesso tempo. Per fare sport sono necessarie le strutture. Non mi sembra che ce ne siano. Tutto è lasciato, per lo Sport agonistico, da una parte ai gruppi sportivi delle forze dell’ordine e/o militari e, dall’altro, al volontarismo. Non c’è una piscina, se ne parla dal 1991 con l’ultima amministrazione della Democrazia Cristiana e l’ipotesi del brigantino. In passato è stato fatto un mutuo, che ancora oggi pagano tutti i cittadini con le loro tasse, che è stato devoluto ad altro senza che su questo siano stati mai chiamati a decidere. Non esiste un Palazzetto dello Sport e il pallone tensostatico della zona Nord è, con la zona circostante, abbandonato a se stesso. Lo stesso vale per i borghi dove le uniche strutture sportive sono quelle scolastiche. Manca una programmazione ed un sostegno a quei privati che sopperiscono alle evidenti carenze delle strutture pubbliche. Manca una attenzione allo sport per i disabili, in una città che per le sue caratteristiche si presta. Una Città dove alle associazioni sportive, non militari, che utilizzano per finalità pubbliche il lago di Paola viene imposto un balzello che sembra rimandare ad una concezione medioevale. Noi pensiamo ad una città che sia la città per lo sport per tutti. Che affronti la questione del Lago; che realizzi nel quinquennio la piscina; che programmi la realizzazione di un palazzetto dello Sport; che valorizzi le tante associazioni sportive e le attività private. Insomma una Città Europea dello Sport dove si possa fare sport per tutti.
3. Dicono che Sabaudia, al di là dei suoi beni naturali, sia una città senza attrattive per under, ai nostri giovani resta solo l’aperitivo al bar e poi via verso altre mete. Non c’è cinema né teatro né luoghi di aggregazione che possano trattenerli in città. Cosa ha pensato per invertire la tendenza?
Che non ci siano strutture ricreative per i giovani (ed anche per i meno giovani) è sotto gli occhi di tutti. Sabaudia non è una città per i giovani. Basti pensare alla loro impossibilità, per una giovane coppia, di acquistare una casa oppure di prenderla in locazione. Le scelte che negli anni sono state fatte, in qualsiasi settore, sono andate nella direzione di espellerli dal tessuto cittadino. Molti acquistano casa fuori dal territorio comunale. Negli ultimi 20 anni non è stato fatto alcun intervento di edilizia pubblica residenziale e nessuna politica sulle locazioni, se non una generica riduzione del 25% dell’IMU sulle seconde case con locazione concordata. Si è preferito la rendita piuttosto che la produzione di servizi. Il risultato è una città che, tranne per 90 giorni estivi, è desolatamente deserta. Noi riteniamo che occorra partire dai loro bisogni, da quello che esprimono. Possiamo, per esempio, valorizzare i gruppi musicali locali mettendogli a disposizione dei beni confiscati; un diverso utilizzo dell’Hotel Sabaudia al Lago, chiuso e che nessuno pensa di acquistare; recuperare quanto prima l’ex Cinema; rendere gli spazi pubblici (Piazza Santa Barbara, Piazza Roma; Piazza del Comune) fruibili ed occasioni di incontro. Valorizzare un polo culturale come quello dell’ex Palazzo delle Poste. Ripensare i centri di aggregazione, come quello di Sabaudia Nord e dei borghi; valorizzare l’associazionismo locale, per esempio il lavoro degli scout o di altri gruppi informali. Vogliamo che siano loro a dirci cosa vogliono per la Città partendo dal presupposto che i primi a parlare devono essere direttamente i giovani da soli, insieme, attraverso le loro associazioni, attraverso i momenti semi istituzionali che il comune può creare.
4. Sanità e servizi per gli anziani, la sua proposta.
A dicembre dovrebbero terminare i lavori per la Casa della Salute di Comunità. Finalmente Sabaudia potrà avere una struttura dove operano insieme i servizi di primo intervento e ambulatoriali della Azienda Sanitaria e dei Servizi Sociali distrettuali. Si tratta, dopo anni di discussioni, di un passo in avanti verso una concezione della salute intesa come prevenzione e servizio ai cittadini basata sulla territorialità. Ad oggi è stato consegnato il secondo piano dove sarà localizzato il centro di ascolto di continuità assistenziale della provincia di Latina, ed a seguire gli altri due piani. In particolare il piano terra occuperà le strutture di accoglienza sanitaria e sociale (punto prelievo, PUA) con una serie di ambulatori per la presa in carico e un punto di prima accoglienza di medicina generale. Accanto agli ambulatori operanti (cardiologia, ginecologia che sarà potenziata, medicina legale, vaccinazioni e radio diagnostica oltre al centro di salute mentale e al terapista dell’età evolutiva) saranno presenti un punto prelievi, ambulatorio infermieristico, diabetologo, ambulatori per la prevenzione del rischio. Si tratta del potenziamento della medicina territoriale mentre per le emergenze si opererà nell’incremento del 118 e una presa in carico H24. Se per la salute siamo sulla strada giusta, allo stesso modo va potenziata la rete dei servizi, a cominciare da quella del volontariato e delle numerose associazioni che operano nel settore (Croce Azzura, Avis etc.). Non solo gli anziani, migliorando l’assistenza domiciliare con una modifica del regolamento comunale soprattutto in relazione alla compartecipazione, ma altresì valorizzando le strutture presenti sul territorio, a cominciare dalla casa domotica che potrebbe rientrare nell’ambito degli interventi previsti dal PNNR. Il Dopo di Noi e quegli interventi che dovranno essere realizzati a favore dei soggetti con autismo, che hanno visto in Associazione Temporanea di Scopo la cooperativa Ninfea, Centro per l’Autonomia, Diaforà, LatinaAutismo, con altre realtà ed il distretto sociale Latina e quello Sanitario Latina 2, per la realizzazione di un centro polivalente per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico ed altre disabilità con bisogni complessi. Occorre incrementare le risorse comunali per il sociale e rendere i regolamenti dei servizi rispondendo ai bisogni dell’utenza, mettendo in rete tutto ciò che il territorio può offrire. Questo sarà linea che intendiamo seguire. Affrontare, senza nascondere la testa, il tema della immigrazione in relazione alla presenza di oltre 2mila indiani. Azione di prevenzione verso l’uso di sostanze e ludopatia e, complessivamente, l’area del disagio. Sabaudia deve essere una città sociale e per esserlo, in primo luogo, deve essere un luogo accessibile e partecipata.
5. Quali punti del suo programma pensa di affrontare entro i primi giorni del suo eventuale mandato da sindaco?
Cento giorni per ripartire. Non è solo uno slogan. Prevediamo di dare risposte ad azioni concrete, visibili, e mettere in cantiere risposte di natura programmatica da presentare entro la fine del 2022, fermo restando la necessità di commisurare queste iniziative con gli atti obbligatori che dovranno essere assunti. Intanto riconsegnare, come prima azione, gli spazi alla città ed ai giovani con la sistemazione del campo di basket dietro all’edificio attualmente occupato dalle Poste. Una cosa piccola ma che vuole essere un segnale di attenzione. Un intervento per l’eliminazione delle barriere architettoniche per rendere la Città accessibile. Un accordo quadro per la sistemazione del verde pubblico e un accordo con le associazioni di categoria per rendere accoglienti le aree pubbliche e private. Adozione delibera consiglio comunale programmatica sul Lago di Paola. Trasparenza e decentramento amministrativo con l’Istituzione dei Comitati dei Borghi e redazione dei regolamenti attuativi degli articoli dello Statuto comunale relativi alla partecipazione con la modifica dello stesso e l’introduzione di ulteriori forme di partecipazione. Accordo ed ampliamento della rete dello smaltimento dei rifiuti con il posizionamento di stazioni ecologiche automatizzare da localizzare sul territorio. Istituzione sportello comunale a sostegno dei giovani e degli operatori economici per favorire la crescita di nuove imprese e supportare le imprese esistenti con particolare attenzione al settore agricolo in previsione dei nuovi bandi del Piano di Sviluppo Rurale – Sistemazione Biblioteca. Bando per la gestione dei beni confiscati e non utilizzati per attività finalizzate ai giovani, all’associazionismo e al volontariato. Accelerare i tempi per l’utilizzo delle risorse, disponibili e ferme, per il risanamento del lungomare. Sono bloccate ad oggi circa 4 milioni di euro destinati a questo scopo tra risorse del Parco e nella disponibilità del Comune. Accanto a questo atti programmatici da prevedere entro il 2022 che riguardano il riordino personale e degli uffici. Approvazione progetto obiettivo per recupero evasione ed elusione fiscale; la revisione Piano Utilizzazione degli Arenili (scadenza 31 dicembre 2022); Schema di protocollo di Intesa con Ente Parco per esame domande di sanatoria degli abusi edilizi ancora giacenti; definizione con Regione Lazio per Hotel Sabaudia. Accordo Quadro per definizione ex area Carbonelli-Area Artigianale e delocalizzazione lavaggio piazza Oberdan con recupero Parco Maria Plozner. Riprendere la questione del risanamento di alcune realtà periferiche con un piano di interventi sulle strade, sulla pubblica illuminazione e sui servizi per quelle aree del territorio cosiddette periferiche, partendo dal presupposto che Sabaudia è il suo territorio. Ci sono tante cose da fare e vogliamo farle mettendoci a disposizione, ognuno per le proprie competenze e capacità, per il bene comune e del territorio di Sabaudia e, per finire, vorremmo festeggiare i 90 anni del Parco nel 2024 inaugurando un centro visite al centro della città.
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