Latina è ogni giorno all’attenzione delle cronache nazionali per il susseguirsi di gravi episodi di bullismo e cyberbullismo, specialmente nella scuola. Domenica e lunedì nel capoluogo pontino si andrà a votare per il rinnovo del consiglio comunale, nessun candidato alle elezioni ha preso in considerazione negli interventi programmatici un fenomeno di vasta entità che cresce continuamente, dimenticato da tutti, eccetto qualche eccezione. In varie occasioni ho presenziato e anche relazionato in convegni sul bullismo in Italia ma da qualche tempo noto sempre meno interesse verso una materia delicata, occorre agire prontamente affidandosi a prevenzione, formazione, educazione. Leggiamo di fatti accaduti nel capoluogo pontino legati a manifestazioni violente di tipo verbale, fisico, sociale da parte di un singolo o da gruppi, anche online (cyberbullismo). Si tratta di fenomeni che esprimono poca tolleranza verso chi è ritenuto diverso per etnia, per religione, per caratteristiche psicofisiche, per genere, per identità di genere, per orientamento sessuale e per particolari realtà familiari. Gli atti di bullismo subìti a scuola sono più frequenti nei più piccoli (11 – 13 anni) e nelle ragazze. Il fenomeno del cyberbullismo è in crescita nelle ragazze e nei ragazzi di 11 e 13 anni.
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