ROMA – Effetto lockdown, calano i tassi di interesse sui mutui e aumentano le richieste online. Uno studio effettuato dall’Osservatorio MutuiOnline.it ha rilevato che i costi dei tassi d’interesse legati ai mutui sulla prima casa sono calati drasticamente nell’ultimo periodo, mentre le richieste di surroga e gli importi dei mutui erogati sono comunque rimasti alti.
A quest’ultimo proposito infatti bisogna precisare che le richieste di mutui sulla prima casa sono comunque scese fino a toccare il 23,1% contro il 29,6% del primo quadrimestre.
Quelli erogati invece il dato seguono una controtendenza, con uno scatto al 46,1% in confronto al 30,8% del primo trimestre di quest’anno.
Dati che, a volerli esprimere sotto forma di importi, mostrano ancora più nitidamente il divario esistente tra mutui richiesti ed erogati.
Mentre l’ammontare delle domande di finanziamento si attesta su un valore medio di 133.733 euro, quello relativo alle somme erogate sale a 161.026 euro.
Sintomo di una forte dinamicità del mercato dei mutui online, preferito dagli utenti durante il lockdown proprio per la possibilità di consulenza a distanza, la sicurezza e la comodità.
Anche la marcata riduzione dei tassi di interesse sui finanziamenti ha influito sulle preferenze dei nuovi acquirenti.
I consumatori che rientrano nelle fasce di reddito medio-alto infatti non hanno potuto giovare di grossi margini di personalizzazione dell’offerta, perdendo quindi interesse per le consulenze in filiale a favore delle più convenienti opportunità disponibili sul mercato online.
Proprio in questo settore si distingue UBI Banca grazie al suo sistema di calcolo rata mutuo approntato sul portale del gruppo bancario.
In pochi click è possibile di fatto visualizzare un prospetto di rata da pagare in base al valore dell’immobile che si intende acquistare.
Navigando attraverso le diverse sezioni del portale poi si possono passare in rassegna le soluzioni più convenienti e in linea con le proprie esigenze.
L’Istituto di credito offre diverse formule per elaborare la migliore offerta combinando insieme tassi fissi e tassi variabili.
Nei primi casi è prevista la sottoscrizione di un contratto per il pagamento di rate immutate per tutta la durata del mutuo.
Con i tassi variabili invece si può scegliere se mantenere le rate fisse per i primi 12 mesi con successive variazioni entro un limite massimo stabilito nel contratto o condizionare le quote agli indici di mercato dal primo giorno e fino all’estinzione del finanziamento.
In linea di massima gli italiani propendono quasi tutti per il tasso fisso, soprattutto perché garantisce l’immutabilità delle rate da pagare. Seppur i tassi variabili mostrino in proporzione una maggiore convenienza.
Per questa ragione UBI Banca ha elaborato una formula mista che segue l’andamento del tasso variabile ma con una quota fissa e immutata. Ciò che cambia è solo la durata del mutuo. Qualora il tasso fosse maggiore, si allungano i tempi di estinzione del finanziamento, in caso contrario, diminuiscono.
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