È scomparso Alberto Fremura, artista iconico della livornesità migliore

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LIVORNO – È morto a 87 anni Alberto Fremura, artista poliedrico simbolo della livornesità. “-Urge diluvio. Stop-. Mi è sempre rimasto impresso questo titolo di un libro di vignette, laconico, lapidario come un telegramma. Con queste vignette Alberto Fremura commentava i casi di politica di costume e di nera più eclatanti degli anni ‘70. Faceva ridere, ma ridere amaro, e con molta intelligenza”.
Così l’assessore alla Cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi commenta la scomparsa dell’artista. Morto oggi (7 aprile, n.d.r.) a Fenis, in Val d’Aosta, dove risiedeva da pochi anni vicino alla figlia Cristina, insegnante. Lascia anche un’altra figlia, Arianna, artista come lui.

Pur avendo respirato a pieni polmoni l’humour livornese  e pur avendo amato sempre Livorno tanto da non averla mai lasciata se non negli ultimi anni della sua vita, Alberto Fremura non è mai stato un “provinciale”.

Sferzante, senza peli sulla lingua, pennino sublime e apprezzatissimo, è stato un disegnatore e un caricaturista d’eccellenza, per quotidiani nazionali, libri e perfino per il calendario di Frate Indovino.

Amatissimo pittore, conosciuto a livello nazionale è stato nel suo studio nella torre di Calafuria quasi un’attrazione di Livorno, meta di appassionati d’arte.

Non ha mai perso il suo spirito dissacrante e il suo divertimento più grande è stato quello di animatore, come Maestro del Sodalizio Muschiato, che riunisce personaggi della Livorno artistica creativa quali Federico Maria Sardelli e Stefano Caprina /Capras.

 


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