Sermoneta- Verrà distribuito tra poco il gustoso piatto con polenta e salsiccia, presso Piazza Caracupa a Sermoneta.

Ai cittadini e ai turisti verrà servito in onore di Sant’Antonio Abate, il caldo piatto che lega il luogo alla tradizione. Da diversi anni vengono dedicate al Santo  una sagra e cinque feste (una per ogni borgo del comune). Si dice che a portarla a Sermoneta, nel 1504, fu Guglielmo Caetani, quando tornò dopo l’esilio di cinque anni al quale fu costretto da papa Alessandro VI. Arrivò con un sacchetto pieno di semi chiamati “mahiz” e li fece seminare sui suoi terreni. I raccolti furono davvero abbondanti. E se all’inizio utilizzò la farina di granoturco nella preparazione di una pietanza per i prigionieri del suo castello, in seguito la polenta diventò il principale piatto dei poveri e dei pastori della zona e di quelli  che, durante i mesi estivi, scendevano dall’Alto Lazio e dall’Abruzzo alla ricerca di pascoli abbondanti. A questi pastori e alla popolazione sermonetana, il giorno della festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, veniva offerto un piatto di polenta condita con sugo di carne di maiale. Questa antica usanza ancora resiste e in occasione, appunto, delle festa di Sant’Antonio Abate, si tiene  la sagra della polenta. Quella di Sermoneta è una polenta preparata con farina fresca, dal colore giallo acceso, ed ha un profumo fragrante e un gusto leggermente dolciastro.

A seguire l’esibizione degli Sbandieratori del Ducato Caetani di Sermoneta,  intorno le 15:30.


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