LATINA – Non si sono fatte attendere le reazioni politiche alla sentenza del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso di Coletta e ha ordinato la rinnovazione del voto in 22 sezioni a Latina il prossimo 4 settembre. «Il Consiglio di Stato – scrive nella sua nota l’Onorevole Claudio Durigon, plenipotenziario della Lega a Latina e nel Lazio – conferma la sentenza del Tar del Lazio, infatti in sede di verificazione sono state riscontrate, in numerose sezioni, violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro di generale inquinamento del voto”. Lo afferma Claudio Durigon, deputato e coordinatore della Lega Lazio, riguardo la sentenza del Consiglio di Stato sulle comunali di Latina.
”Una situazione desolante e preoccupante su cui il Ministero dell’Interno deve fare chiarezza. Ora il Pd e il M5S esprimeranno ancora solidarietà all’ex sindaco Damiano Coletta dopo le verifiche della Prefettura di Latina e le sentenze del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato? Vincenzo Zaccheo e il centrodestra sono l’unica strada per far rinascere Latina».

«La sentenza del Consiglio di Stato – aggiunge il Senatore e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini – che respinge il ricorso dell’ex sindaco di Latina Damiano Coletta, la giustizia mette fine alle fake news raccontate in questi giorni da Coletta e dalla sua maggioranza. Relativamente alle elezioni di ottobre 2021, il Consiglio di Stato parla chiaramente di “inquinamento del voto”, altro che errori formali.
La sentenza del Consiglio di Stato getta ombre persino più cupe della pronuncia del Tar. I magistrati parlano esplicitamente di una “estrema confusione” in alcuni seggi tale da influire negativamente sull’attendibilità del risultato elettorale.
Altro che vittoria legittima, quella di Coletta è stata una vittoria opaca. Il sindaco della legalità e della trasparenza, quello che doveva cambiare libro, ha scritto una delle pagine più buie della storia di Latina.
Fortunatamente questa è stata l’ultima sua malefatta, perché l’era Coletta a Latina è finita definitivamente. Alla città non resta che affrontare il voto il prossimo 4 settembre, dove agli elettori sarà restituito il diritto democratico che un anno fa gli è stato sottratto con l’inganno».


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