“La Provincia di Latina non intende abbassare l’attenzione sulla vicenda della possibile delocalizzazione delle strutture di accoglienza per comunità e nuclei rom, sinti e camminanti dal Comune di Roma al territorio pontino e a quello di Frosinone: per questa ragione in occasione dell’udienza davanti al Tar di Roma abbiamo chiesto che i giudici si pronuncino nel merito della questione”.
Lo dichiara il presidente della Provincia Carlo Medici dopo che nell’udienza davanti al Tar del Lazio, chiamato a pronunciarsi sul ricorso proposto dall’ente di via Costa contro il bando di Roma capitale è emerso che a tale bando non ci sono state risposte. In questo modo è venuta meno l’esigenza cautelare della provincia di Latina che almeno nell’immediato non sarà interessata da tali insediamenti.
L’ente, attraverso il proprio legale l’avvocato Gianluca Piccinini, ha comunicato ai giudici amministrativi come il Comune di Roma intenda procedere con l’indizione di una nuova gara per il servizio di accoglienza relativamente ai lotti andati deserti. Così, per evitare esiti inattesi – visto che in caso di gara deserta si può anche procedere all’affidamento diretto del servizio oppure indire una nuova procedura negoziata – il legale della Provincia ha chiesto e ottenuto dal Tar il rinvio della causa affinché i giudici sui pronuncino nel merito.
“Tale scelta – commenta il capo gabinetto dell’ente Enrico Tiero – è dettata dall’esigenza di vigilare con attenzione su ulteriori e improvvide iniziative unilaterali da parte di Roma capitale e procedere eventualmente all’impugnativa con motivi aggiunti sulla nuova procedura e su eventuali provvedimenti di affidamento diretto del servizio. Per questo ringrazio il presidente Medici che ha raccolto tempestivamente la mia sollecitazione”.
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