“Don’t Look Up”, un divertente film satirico che narra una storia possibile sulla stupidità umana

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Titolo: Don’t Look Up (Non guardare in alto)

Regia: Adam McKay

Soggetto: Adam McKay e David Sirota

Sceneggiatura: Adam McKay

Musiche: Nicholas Britell

Paese Produzione: USA, 2021

Cast: Leonardo Di Caprio, Jennifer Lawrence, Rob Morgan, Jonah Hill, Meril Streep, Cate Blanchett, Mark Rylance, Tyler Perry, Timothée Chalamet, Ron Perlman, Ariana Grande, Scott Mescudi, Melanie Lynskey, Michael Chiklis, Himesh Patel, Paul Guifoyle, Tomer Sisley, […]

C’è un’ipotesi scientifica che motiva l’estinzione di massa degli esseri viventi del Cretaceo, avvenuta circa 70 milioni di anni fa, che comportò la scomparsa di tre quarti delle specie animali e vegetali, tra cui i dinosauri. Secondo questa ipotesi un grande meteorite impattando nel golfo del Messico provocò una nube persistente sull’intero globo, che determinò un persistente cambiamento climatico e quindi ambientale con conseguente morte della maggior parte degli esseri viventi di quel tempo.

Orbene, Don’t Look Up parte da questa ipotesi catastrofica quando la dottoranda di astronomia Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence), durante la sua ricerca in laboratorio osservando il cielo, si accorge che una grossa cometa con un diametro di 4-10 chilometri, proveniente dai confini del sistema solare si dirige verso la Terra. Impaurita avverte subito il suo professore, il dott. Randall Mindy (Leonardo Di Caprio), che eseguendo i relativi calcoli scopre che tra circa sei mesi quella cometa mpatterà sulla Terra e, date le grandi dimensioni presunte, ne provocherebbe l’estinzione completa della specie umana, cioè si potrebbe verificare l’identica situazione del Cretaceo. Dobbiamo diffondere la notizia, in un modo o nell’altro – dice Randall a Kate. Inizialmente, ambedue i ricercatori si danno da fare informando dapprima Janie Orlean (Meril Streep), la presidente in carica degli Stati Uniti che, data la sua profonda ignoranza in campo scientifico, non li prende sul serio: Al momento io dico di attendere e accertarsi. Allora i due scienziati, preoccupati che il grave pericolo non venga considerato, cercano di informare la gente attraverso un programma televisivo diretto da Brie Evantee (Cate Blanchett) e da Jack Bremmer (Tyler Perry), ma anche questo tentativo non va a buon fine, tant’è che Kate viene derisa e oltraggiata diventando vittima dei social media. Sarà la scoperta casuale di uno scandalo presidenziale a far cambiare intento a Janie Orlean che, per distogliere l’attenzione del pubblico dalla sua miserevole vicenda, fa diffondere la notizia sull’imminente pericolo e prende la decisione di lanciare dei missili contro il meteorite, che ne possano deviare la traiettoria, dando l’incarico al leggendario colonnello Ben Drask (Ron Perlman). Tuttavia, come ha sempre dimostrato il potentato dell’umana genia, il denaro è un fine e non un mezzo, ovviamente a detrimento dell’uomo comune, ritenuto miserabile e irrilevante, che purtroppo è stato ed è usato come mezzo e non come fine. Infatti, il ricco magnate tecnologico Peter Isherwell (Mark Rylance), che oltretutto è anche sostenitore finanziario della presidente Janie, vedendo in quel meteorite una grande risorsa economica, la assoggetta e fa annullare l’operazione, che viene rimpiazzata da un’altra secondo la quale il meteorite verrebbe frantumato in piccole parti, le quali cadendo sulla terra potrebbero essere recuperate per estrarne i metalli rari in essi contenuti.  Come finirà? Questo è il problema!

Il linguaggio cinematografico usato dal regista, intriso di appropriate musiche coinvolgenti che ben si adattano al carattere beffardo e allusivo della narrazione, è profondamente sarcastico, con cui viene messo in luce il comportamento impacciato del ricercatore universitario, la vitalità della ricercatrice giovane esente da compromessi, la stupidità e l’interesse economico del magnate cinico ed eccentrico a discapito della morale più elementare – il titolo tradotto del film Non guardare in alto allude anche a questo – , l’ignoranza e l’arroganza dei politici a cui vengono affidate le sorti di un paese e del suo popolo e la loro sottomissione incondizionata a chi li sovvenziona per la campagna elettorale. Al tempo stesso mette in evidenza l’importanza della Scienza il cui indiscusso e accreditato valore viene annullato dalla frenetica rincorsa al denaro e dalla connessa stupidità umana. Ben diretto dal pluripremiato regista per La grande scommessa (2015), Adam McKay si è avvalso non solo della sua velata ma efficace verve comica, ma anche di attori di grande livello tra cui Leonardo Di Caprio, Jennifer Lawrence, Meril Streep e Cate Blanchett, tant’è che Don’t Look Up ha ottenuto 4 candidature al Golden Globe 2022 e  6 candidature al Critics’ Choice Awards 2022 ed è nella lista dei dieci migliori film dell’anno 2021 del National Board of Review.

Filmografia

Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy (2004), Wake Up, Ron Burgundy: The Lost Movie (2004), Ricky Bobby – La storia dei un uomo che sapeva contare fino ad uno (2006), Fratellastri a 40 anni (200), I poliziotti di riserva (2010), Anchorman2 _ Fotti la notizia (2013), La grande scommessa (2015), Vice – L’uomo nell’ombra (2018).

Francesco Giuliano


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).