LIVORNO – Considerando come si era messa tutto è bene quel che finisce bene. Il Livorno ha chiuso la sua terza partita in sette giorni vincendo in rimonta in casa della Fezzanese e questo è quello che più conta. Per gli amaranto hanno segnato Dionisi, al terzo centro in altrettante partite, e Rossetti ma non è stata una passeggiata.
Il Livorno ha sempre avuto il pallino del gioco e nel primo tempo ha prima ottenuto la superiorità numerica e poi ha sbagliato alcune occasioni clamorose con Rossetti e Russo. Alla segnalazione del recupero l’episodio che poteva indirizzare la partita: il portiere Tani, salito fino a centrocampo, ha ricevuto un retropassaggio e, con l’obiettivo di rilanciare l’azione, ha rinviato addosso all’avversario che, raccolta la sfera, ha segnato a porta vuota da 50 metri. Amaranto in svantaggio senza mai aver concesso occasioni.
La ripresa si è aperta con la seconda espulsione in casa Fezzanese e da quel momento in poi è iniziato un vero e proprio assedio livornese con tutti in avanti alla ricerca della disperata rimonta. Hamlili, Frati, Dionisi, Regoli, Rossetti. Ci hanno provato tutti ma la porta sembrava stregata fino a quando il solito Dionisi non ha trovato il pareggio risolvendo una mischia in area. A quel punto il Livorno ha proseguito il suo forcing che si è risolto a cinque minuti dalla fine quando Rossetti è stato bravo ad aggiustare in rete un tiro-cross di Frati.
Tre punti e un enorme potenziale offensivo ma per vincere il campionato il Livorno deve limitare le distrazioni e aggiustare quei meccanismi ancora oggi troppo acerbi.
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