LATINA – Dimissioni Costanzo, Gava difende Lbc: ‘Legalità e trasparenza sono nel nostro dna’. Coletta minimizza: ‘Incomprensioni fisiologiche’. Durissimo attacco da parte di Alleanza per Latina. Sono queste in sintesi le reazioni odierne al vero e proprio tsunami politico rappresentato dalle dimissioni dell’assessore Antonio Costanzo, uno dei padri nobili di Lbc. Una frattura sancita dalle durissime dichiarazioni rese alla stampa da parte dello stesso Costanzo che ha accusato l’amministrazione comunale e la giunta Coletta di aver tradito i principi ispiratori che hanno portato Lbc al governo della città.
Parole che ha tentato di stemperare con una nota ufficiale i segretario del movimento Pietro Gava con una lettera aperta rivolta proprio a Costanzo.
“Carissimo Antonio – scrive Gava nella sua missiva – sono certo del dispiacere e dell’amarezza che ti hanno portato a prendere questa dolorosa decisione.
Qualcuno scrive e afferma che Lbc e la giunta non effettuano scelte di governo, le tue dimissioni da assessore faranno capire anche ai più ostinati utilizzatori di queste argomentazioni che non è così.
“Legalità, trasparenza, partecipazione, cambiamento: il movimento, se rinunciasse a perseguire la concretizzazione di queste parole nella nostra città, anche attraverso l’azienda speciale, sarebbe finito.”
Su queste basi vogliamo continuare a far rinascere Latina.
Al di là del ruolo che hai stabilito di lasciare, LBC conta sul tuo contributo e sul tuo supporto per cambiare Latina”.
A cercare di gettare acqua sul fuoco anche il sindaco Coletta che vede venir meno uno degli assessori cardine della sua Giunta.
“In relazione alle dimissioni dell’Assessore Costanzo – spiega il simdaco Coletta -, prendiamo atto del suo disagio, causato dalle difficoltà incontrate nel corso di questa esperienza e ci spiace che abbia deciso di interrompere questo percorso di cui è stato protagonista fin dalle prime fasi.
Come in tutte le esperienze di squadra, i momenti di incomprensione e di difficoltà sono fisiologici, a maggior ragione in una realtà complessa come è quella della macchina amministrativa che stiamo gestendo. Tuttavia a queste difficoltà ognuno reagisce secondo la propria sensibilità: è vero che si può sbagliare in buona fede, ma a volte la non corrispondenza tra un progetto teorizzato, l’attualità delle norme e la presa di coscienza di una realtà “altra” rispetto alle ipotesi iniziali, unitamente alle emergenze riscontrate, può portare a ritardi che non inficiano né le priorità assegnate né il perseguimento dell’obiettivo prefissato.
Nel ringraziare il dottor Costanzo per il suo importante contributo, sia nella fase di gestazione del progetto sia nel ruolo di Assessore, vorremmo sottolineare che il nostro cammino prosegue deciso e consapevole, certi che anche se da diversa posizione Costanzo non farà mancare il suo supporto. Ci sono obiettivi importanti da raggiungere a breve e medio termine per i quali serve la disponibilità e lo sforzo di una squadra coesa quale siamo. I cittadini stanno cogliendo i nostri intenti e parimenti l’impegno che incessantemente stiamo perseguendo: l’esclusivo interesse della nostra comunità”.
Durissimo invece il commento del movimento civico Alleanza per Latina, che si è affacciato sulla scena cittadina ad un anno esatto dalla vittoria elettorale di Lbc, contestando fortemente Coletta e la sua amministrazione.
‘Le dimissioni dell’assessore Costanzo certificano definitivamente , qualora ce ne fosse ulteriore bisogno, il fallimento politico-amministrativo del sindaco Damiano Coletta e del suo movimento Latina Bene Comune’.
Con queste parole l’avvocato Alessandro Ciammaruconi, tra i fondatori del movimento civico Allenza per Latina, commenta l’ultimo terremoto politico che sta travolgendo Piazza del Popolo.
‘Alle elezioni dello scorso anno Lbc – spiega Ciammaruconi- si era connotata come forza civica con forti elementi di radicamento anche nell’area della destra cittadina, purtroppo oggi invece vediamo all’opera un sindaco ed un’amministrazione che si collocano nell’area di riferimento dell’estrema sinistra.
Se a questo poi aggiungiamo le dichiarazioni dell’assessore Costanzo che nella sua lettera ha dichiarato senza mezzi termini che Coletta e tutta Lbc ‘hanno contraddetto impegni e obiettivi con i quali si sono presentati all’elettorato’ ecco che abbiamo chiaro come nell’ultimo anno sia stato perpetrato un vero e proprio inganno nei confronti della città tutta.
Se lo stesso Costanzo, tra i primi fondatori di Lbc e tra gli esperti schierati nella sua giunta dal Sindaco Coletta, dichiara che si è deviato dai principi ispiratori del movimento ‘legalità, trasparenza, partecipazione e cambaimento’: viene da chiedersi dove ci stanno portando il sindaco e la sua Giunta, reduci non dimentichiamolo anche dalla cacciata del dirigente Aldo Doria e dalle dimissioni da presidente del Consiglio Comunale di Oliver Tassi.
Il riferimento al ruolo del Direttore Generale, scelto direttamente dal sindaco, che secondo le normative agisce direttamente su sua indicazione, e che a detta di Costanzo si frappone al raggiungimento di questi obiettivi; dovrebbe farci riflettere sul fatto che oggi a rassegnare le dimissioni non doveva essere Costanzo ma lo stesso Coletta.
Il passaggio poi sull’azienda speciale dei rifiuti e sul riferimento ad atti e normative reperite su internet, cosi come il riferimento a consiglieri inesperti e impreparati non possono lasciarci indifferenti e preoccupati.
Al tempo stesso ci preoccupa anche e sopratutto il curioso episodio del ‘copia – incolla’ denunciato dalla stampa sullo statuto dell’azienda Abc, una consulenza costata al Comune 39.000 euro ed affidata ad un dipartimento universitario di Napoli, che ha prodotto lo stesso risultato dell’Azienda idrica partenopea, e su cui chiederemo presto lumi alla Corte dei Conti.
Ma la cosa che in questo momento ci preoccupa di più è la situazione in cui versa la nostra amata Latina. Una città lasciata nel più assoluto degrado urbano e una comunità divisa anche e sopratutto per la deriva estrema che sta prendendo l’amministrazione Coletta.
Basti pensare che la cerimonia d’intitolazione del Parco Mussolini ai due eroi della lotta alla mafia, Falcone e Borsellino, si è conclusa con lo sventolio di bandiere rosse sulle note di ‘Bella Ciao’. Una scelta quanto mai inopportuna per il tentativo di intestare la battaglia per la legalità ad una sola parte politica di questa città.
Vorremmo ricordare al sindaco e ai suoi seguaci che le persone per bene, come anche anche i disonesti, non possono essere individuate sulla base dell’appartenenza all’uno o all’altro schieramento; mentre un dato è certo: oggi lascia la sua amministrazione una persona per bene, mentre rimane in carica un assessore che vede uno dei suoi familiari sotto processo a Roma per quella che fino a ieri era definita Mafia Capitale. Lo stesso familiare che secondo quanto riportato dalla stampa locale risulterebbe essere al centro di un inchiesta per truffa ai danni del Comune di Latina’.
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