<Isia dall’alito dolce, se dormi in aloni d’aromi/dèstati e accogli nelle care mani/ questa ghirlanda. E’ in fiore: vedrai che sull’alba si sciupa,/ allegoria della stagione vostra. (Marco Argentario, Antologia Palatina).
Venuta improvvisamente a mancare , conoscevo Donatella dal tempo del mio “transito” dall’Istituto Magistrale A. Manzoni al liceo Classico D. Alighieri, quando allestii lo spettacolo su Dante (Canzoni invettive sospiri d’amore) andato in scena al Cafaro (1990-91) anziché al teatro del Magistrale per il quale era stato ideato. Lei era una delle attrici, insieme a Lino Bernardini, Lina Bernardi, Vincenzo De Angelis, Bianca Galvan, Luciano Melchionna (giovanissimo, ancora un “bambino”!). Con Luciano come Alcassino Donatella era Nicoletta (“Alcassino e Nicoletta” del “cantafavole”/trovatore Chrétien de Troyes) a ridosso di un bellissimo cavallo di legno (a una dimensione) costruito dal geniale tecnico (dico artista!) Pio Zanolli su disegno delle altrettanto geniali Mariateresa Accorinti e Paola Costanzo (docenti Storia Arte), al pianoforte Anna Tosatti (doc. Musica e canto), consulente di scena e d’altro Mariolina Marinelli, “fulminea” cioè indomabile coadiuvata a Ada Carvelli (segreteria) assistente di scena e costumista, segretaria di produzione Concetta Genovesi (doc.Latino-Storia). Insomma ragazzi, qualcosa di epico, in ogni senso! Bravissimi entrambi, Donatella era deliziosa così mei modi come nelle “modulazioni”, nella semplicità, dolcezza e intelligenza del suo essere donna e attrice: un ricordo indelebile. (gimaul)


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