LATINA – Debito milionario con Atral: Comune condannato, ora si rischia il danno erariale. Ausiliari del traffico in agitazione per il nuovo contratto della sosta.
Nella lunga querelle che vede il comune di Latina e Atral protagonisti, arriva un punto importante a favore dell’ex gestore del tpl nel capoluogo. Infatti con Ordinanza del 08.02.2019 il Giudice ha rigettato l’istanza ex art. 119 c.p.c. del Comune di Latina condannando l’Ente al pagamento di oltre 1,4 milioni di euro.
Vi è di più, il Giudice ha respinto inoltre la richiesta di CTU contabile (contenuta nella stessa istanza ex art. 119 c.p.c.) dichiarando che “ neppure merita accoglimento la richiesta di CTU contabile formulata dalla parte opponente peraltro per la prima volta in sede di istanza ex art. 119 c.p.c. e comunque relativa ad asseriti controcrediti aventi natura del tutto diversa da quelli oggetto del presente giudizio”.
Quindi ora il Comune dovra pagare immediatamente. E potrebbe anche profilarsi un danno erariale di ingenti dimensioni del quali i cittadini tutti ne pagheranno sicuramente le conseguenze tenuto conto che ad oggi il Comune di Latina dovrà pagare un importo complessivo pari a € 1.431.454,45.
Per meglio comprendere tutta la vicenda, va ricordato che ATRAL aveva richiesto ed ottenuto in data 30.09.2016 dal Tribunale Amministrativo di Latina Decreto Ingiuntivo – per il pagamento della somma, a titolo di interessi moratori su fatture TPL di € 1.416.344,29, oltre ulteriori interessi e spese legali.
Con provvedimento del 22.02.2018, il Tribunale di Latina ha dichiarato provvisoriamente esecutivo tale decreto ingiuntivo.
Nonostante ciò, l’Ente non ha effettuato il pagamento della somma dovuta ad ATRAL S.c.r.l., neppure dopo la successiva notifica degli atti esecutivi e neppure dopo che il Consiglio Comunale con deliberazione n. 79 del 07.11.2018, abbia disposto l’immediata creazione di un corrispondente debito fuori bilancio per procedere al relativo pagamento.
Non solo, ma, senza che nulla fosse previsto in proposito dalla deliberazione del Consiglio Comunale, e anzi in aperto contrasto con la stessa, il Comune di Latina ha formulato un’istanza ex art. 119 c.p.c. rivolta – del tutto irritualmente e inammissibilmente – a che lo stesso giudice che ha concesso la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo imponesse ad ATRAL S.c.r.l. il rilascio di una cauzione. Condizione che il giudice ha rigettato.
Un altro fronte aperto è quella della gara per la sosta a pagamento.
Ad oggi non si sa ancora nulla di ufficiale sull’aggiudicazione del nuovo appalto, tanto che martedì scorso 13 febbraio si è tenuta una riunione tra gli addetti alla Sosta dell’attuale concessionario ATRAL i quali si sono detti molto preoccupati per il loro futuro occupazionale.
I Lavoratori e le Organizzazioni sindacali nei prossimi giorni trasmetteranno una missiva al Comune per chiedere chiarimenti ed avere delle rassicurazioni sul mantenimento dei livelli occupazionali attualmente in essere e soprattutto sul mantenimento degli stessi livelli retributivi.
La preoccupazione dei lavoratori nasce dal fatto che il Comune di Latina ha pubblicato sul sito di gara la relazione illustrativa della Sosta che contiene tra gli altri il costo della manodopera pari a Euro 1.900.000 MIL nel triennio sulla scorta dell’organico oggi impiegato nel Servizio che deve essere mantenuto per tutta la durata del nuovo affidamento.
Tre operatori economici – su quattro partecipanti – hanno indicato nella propria offerta economica un costo del personale in linea con quello contenuto negli atti di gara.
Solo l’operatore economico, che si è classificato primo, ha indicato un costo del personale di € 1.200.000 inferiore di circa 700.000 Euro a tutti gli altri e a quanto indicato nei documenti di gara.
Ora la domanda che si pongono i dipendenti è: come fa tale operatore a risparmiare in tre anni di affidamento 700.000 euro?
La risposta a loro dire sarebbe quasi scontata: o pagherebbe la metà degli stipendi al personale o non assumerebbe tutto il personale necessario.
Sul punto è intervenuto anche l’attuale gestore ATRAL che teme lo stesso epilogo della Gara TPL nella qual il nuovo gestore non ha assunto tutto il personale impiegato. «Si evidenzia – fanno sapere da Atral – che il bando contiene la “clausola sociale” (art. 4 punto 1 del Capitolato Speciale) e quindi il tutto il personale deve transitare dal vecchio al nuovo gestore mantenendo gli stessi livelli retributivi e scatti di anzianità.
Pare che il RUP e la Commissione di Gara, così come riportato sui quotidiani locali, abbia esaminato la questione e ritenuto corretto il Contratto Nazionale applicato dall’operatore primo classificato.
Un Contratto Nazionale che fa risparmiare 700.000 euro? – si chiedono perplessi in Atral- E che contratto sarebbe?».
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