TOSCANA – “Scelgo Napoli per vincere”. E così è stato. Da ieri sera Luciano Spalletti da Certaldo è l’allenatore più anziano ad aver vinto una Serie A e dunque a laurearsi campione d’Italia. Se il Napoli è tornato a vincere 33 anni dopo l’ultima volta gran parte dei meriti vanno attribuiti al condottiero di Certaldo che sin dal primo giorno ha creduto in un’impresa che oggi è realtà.
Affibbiato da molti come l’uomo che non sapeva vincere, l’eterno secondo, Luciano Spalletti ha iniziato la sua carriera in provincia, prima all’Empoli e poi all’Udinese per poi maturare due esperienze alla Roma intervallate da Zenit San Pietroburgo in Russia e Inter.
Nel corso della sua lunga carriera, l’allenatore toscano ha dovuto gestire casi spinosi tra tutti quello legato all’addio al calcio dell’eterno Francesco Totti ma nonostante questo dove è andato le sue squadre, pur vincendo poco, hanno sempre ottenuto risultati migliori rispetto a quanto preventivato in partenza.
Lo Scudetto di ieri è un successo di un uomo che ama definirsi abituato al lavoro e alla fatica, simbolo di un calcio romantico, organizzato ed emotivo. Grazie a Spalletti il popolo napoletano ha trovato il suo riscatto e la cittadina di Certaldo è sul tetto d’Italia.
“E’ la vittoria di Napoli – ha dichiarato commosso il mister nell’immediato postpartita – la dedica di questo successo va ai giocatori e poi a Napoli, Napoli è per te, a tutto il Napoli, a tutti coloro che lavorano. Alla società e a Matilde che è mia figlia, e a tutta la famiglia, e a mio fratello Marcello.”
Caro Luciano da Certaldo, che la festa abbia inizio.
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