Cybersicurezza : Parte dal lazio la campagna per le strutture sanitarie

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Il Lazio è la prima Regione italiana a far parte del Polo Strategico Nazionale per la Cybersicurezza, un settore chiave anche per la salute pubblica.

Tra fondi regionali e nazionali abbiamo destinato 56 milioni di euro per proteggere tutte le nostre Aziende Sanitarie, mettendo al sicuro i dati e le informazioni dei cittadini che abbiamo il dovere di proteggere.

L’ho ribadito in occasione di un convegno qui, in Regione, che ha visto le illustri presenze del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, del Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi e della sua Vice Nunzia Ciardi.

La Regione Lazio è memore di un gravissimo attacco hacker che, nel 2021, ha messo a dura prova il sistema.

Ho messo a disposizione la mia personale esperienza maturata in anni di attività umanitaria internazionale, grazie alla quale ho compreso quanto fosse necessario proteggere i dati e le informazioni in ambito sanitario.

Da oggi inizia un percorso di sicurezza e di trasparenza per il bene comune dei nostri cittadini.

Parte dal Lazio la campagna di sensibilizzazione delle strutture sanitarie sul tema della cybersicurezza attraverso linee guida operative specifiche per la Sanità redatte dall’Acn. Il progetto è stato presentato stamattina nella sede della Regione in occasione del convegno “La minaccia cibernetica al settore sanitario”. Il Lazio è la Regione da cui parte questo progetto, all’interno di un’ampia campagna nazionale che nei prossimi mesi toccherà tutti gli enti territoriali italiani.

I dati evidenziano come da gennaio 2022 a giugno 2024, in Italia, si sono verificati più di 25 eventi ransomware ai danni di questo delicato settore, interessando quasi 50 tra strutture sanitarie, presidi ospedalieri e servizi sanitari sul territorio. La sanità, nel 2023, si colloca al terzo posto tra i comparti più colpiti, dopo il manifatturiero e la vendita al dettaglio. Nel 2023, l’Italia è quindi risultata il terzo Paese UE (dopo Germania e Francia) e il sesto a livello globale, più colpito da ransomware.

“Nel 2021 la Regione è stata colpita da un attacco hacker gravissimo che ha esposto l’amministrazione sanitaria. Tutto questo fa parte delle nuove tattiche di guerra”, ha detto il presidente della Regione Francesco Rocca intervenendo al convegno. “Forti di questa esperienza – ha aggiunto – abbiamo impresso un’accelerazione anche grazie alle risorse che consentiranno alle nostre aziende di avere il massimo delle tecnologie disponibili”. Rocca ha spiegato che si tratta di “47 milioni messi a disposizione dal dipartimento per la Transizione Digitale e “9 messi in campo dalla Regione per investire sulla sicurezza dei dati dei nostri pazienti. È una priorità proteggere i dati e dare sicurezza di qualità ai cittadini”.

Alessandra Trotta

(Giornalista e scrittrice)


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