LIVORNO – Si parlerà di cure palliative e lotta al “dolore inutile” nell’incontro organizzato per venerdì 16 dicembre dal comitato di partecipazione delle associazioni di volontariato e tutela della Azienda USL Toscana nord ovest che si terrà a partire dalle 15 nell’auditorium Pamela Ognissanti (Via Gobetti 11, Livorno).
“L’esperienza ventennale del nostro servizio, il primo in Regione Toscana – dice Costanza Galli, primario del reparto livornese e responsabile della rete aziendale delle Cure Palliative – ha fatto da battistrada anche a livello nazionale tracciando un percorso che negli anni si è imposto come un modello da imitare. In tanti anni sono cambiate molte cose, ma quello che non cambierà mai è la volontà di affermare il valore della vita, considerando però la morte come un evento naturale. Non spetta a noi prolungare o abbreviare l’esistenza del malato. Noi ci occupiamo di provvedere al sollievo dal dolore e dagli altri sintomi nel tentativo di rendere ogni istante “vita” e non un tempo di attesa della morte. Oggi le cure palliative non possono più essere considerate come cure di fine vita e quindi intervenire solamente quando terminano gli altri trattamenti. Le cure palliative possono dare il loro contributo partendo simultaneamente con altre cure specialistiche in modo da poter garantire una reale pianificazione condivisa tra paziente, famiglia, specialista e medico di famiglia. In questo modo si riesce a garantire al paziente, opportunamente accompagnato e informato della traiettoria della patologia di cui è affetto, di poter scegliere il meglio per se stesso”.
“Serve maggiore conoscenza e consapevolezza da parte dei cittadini – conferma Maria Lina Cosimi, coordinatrice del comitato di partecipazione aziendale – per combattere il dolore inutile, umanizzare il fine vita e recuperare spazi dedicati a familiari che devono affrontare momenti così delicati e preziosi. Per approfondire questi temi il comitato ha organizzato questo momento di confronto tra istituzioni e cittadinanza per integrare le risorse e risolvere i bisogni. Voglio ringraziare per questo il Comune di Livorno per la collaborazione, Gaia Marsico, presidente del Comitato etico, Francesca Luschi della Associazione Cure palliative di livorno e Barbara Gonella di Aisla Firenze per il contributo che daranno al dibattito. Importante senza dubbio anche il punto di vista della medicina generale con l’intervento del dottor Marco Brondi, visto che i medici di famiglia rimangono un punto di snodo fondamentale per l’accesso ai percorsi assistenziale e ai servizi”.
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