FIRENZE – In Toscana negli ultimi giorni il contagio da variante Omicron, che ormai rappresenta il 90 per cento dei casi, sta rallentando. Si tratta di una lieve tendenza alla diminuzione, che si spera preluda a un ulteriore decremento nei prossimi giorni. Ad affermarlo è l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, che assieme al direttore regionale della Sanità Federico Gelli ha partecipato all’ormai consueto appuntamento di aggiornamento sulla pandemia in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd). Accanto a una leggera diminuzione dei casi, si rileva un abbassamento dell’età media dei contagiati, fenomeno da ricondurre alla riapertura delle scuole. I ricoveri sono attualmente 1454, di cui 124 in terapia intensiva. “Dobbiamo precisare che di questi ricoveri circa il 30-35 per cento è rappresentato da pazienti ricoverati non per Covid – ha spiegato Bezzini – ma per altre patologie, che poi sono risultati positivi al Covid. Questo crea problemi organizzativi perché questi pazienti vanno gestiti in maniera adeguata, e dunque estenderemo il numero degli ospedali con reparti Covid, così come stiamo incrementando le strutture di cura intermedie”.
La Toscana, come il resto del paese, dal 20 dicembre in poi si è trovata ad affrontare un numero di contagi mai registrato prima. A fronte di 600 mila contagiati da Covid dall’inizio della pandemia, circa 250 mila, cioè il 40%, sono stati registrati nelle ultime tre settimane. “Con questi numeri ovviamente abbiamo avuto problemi con il tracciamento e con le pratiche da trattare – ha detto l’assessore – e si sono verificati disagi e ritardi. Tuttavia, introducendo la digitalizzazione di alcuni passaggi, siamo riusciti a recuperare bene, siamo una delle regioni con le performances migliori. Auspichiamo adesso che il confronto in atto tra Regioni e governo nazionale porti a ulteriori semplificazioni delle regole, soprattutto per quanto riguarda la scuola”.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale i dati continuano ad essere positivi. La Toscana è sopra la media nazionale per quanto riguarda i booster: lo ha ricevuto l’86,4% degli ottantenni e oltre l’80% dei settantenni. Nella vaccinazione pediatrica risulta immunizzato un bambino su quattro sotto gli undici anni, e ci sono al momento a disposizioni 15 mila dosi per le nuove prenotazioni. L’importanza del vaccino, hanno sottolineato Bezzini e Gelli, risulta evidente dai dati sui ricoveri. Nelle ultime settimane la presenza in terapia intensiva, per ogni milione di abitanti, è di 234 non vaccinati e di 18,65 vaccinati.
Incrementato anche il numero dei tamponi molecolari a disposizione (sono oltre 20 mila al giorno quelli processati) e l’offerta degli antigenici rapidi (oltre 50 mila al giorno), grazie all’accordo con i medici di medicina generale, le farmacie e il volontariato. Si tratta ovviamente dei tamponi in seguito a prescrizione del medico, non su iniziativa del singolo. Per evitare code a chi ha la prescrizione medica del tampone, sono stati stabiliti slot orari riservati nelle farmacie.
Molto lavoro è stato fatto sull’automatizzazione delle procedure, come la gestione delle pratiche di isolamento. Automatizzati anche la dichiarazione di guarigione e la restituzione del green pass dopo 21 giorni, se il paziente non ha provveduto prima a effettuare un tampone che certifichi la negativizzazione.
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