PROVINCIA – L’incidenza del Covid sta rallentando in più della metà delle province italiane tra cui quella di Latina. Ci si aspetta un rallentamento anche per le 49 mancanti. Lo scrive l’Ansa riprendendo l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr.
“In 58 province c’è una frenata della crescita dell’incidenza”, ha rilevato, e “appaiono cinque cluster di province confinanti appartenenti a diverse regioni”. Il primo cluster comprende province di Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta; il secondo di Veneto e Friuli Venezia Giulia; il terzo di Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria; il quarto comprende province della Sicilia e il quinto della Sardegna. “Tra le 58 province coinvolte, 39 fanno parte del gruppo delle 43 dove la crescita attuale, iniziata i primi di marzo, si è manifestata prima: mostravano un trend di aumento sulla base delle differenze settimanali – osserva Sebastiani – e avevano un valore dell’incidenza negli ultimi sette giorni maggiore di almeno il 10% rispetto a quello dei sette giorni precedenti”. Anche allora, prosegue, “le province erano aggregate in quattro cluster, quasi coincidenti con quattro dei cinque attuali”.
Ecco di seguito l’elenco delle 58 province coinvolte: – le 39 che all’inizio di marzo mostravano un trend di aumento: Matera, provincia autonoma di Bolzano, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Avellino, Benevento, Caserta, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo, Como, Milano, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro e Urbino, Vercelli, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Lecce, Cagliari, Sassari, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa, Trapani, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Siena, Perugia, Terni, Aosta, Treviso, Venezia; – le altre 19 province: Reggio Calabria, Napoli, Salerno, Pordenone, Roma, Genova, Pavia, Fermo, Macerata, Campobasso, Asti, Biella, Novara, Torino, Oristano, Sud Sardegna, Pistoia, Siracusa, Prato.
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