ROMA – Coronavirus, riapertura di bar, ristoranti e parrucchieri dal 18 maggio: la palla passa alle Regioni. E’ uno dei temi che stanno più a cuore ai cittadini, non solo per la necessità di respirare un po’di normalità ma anche e soprattutto per le nefaste conseguenze economiche che il Coronavirus sta avendo trasversalmente in ogni settore. La riapertura degli esercizi commerciali al dettaglio non è più un miraggio e con ogni probabilità le Regioni avranno l’autorità di compiere le proprie scelte autonomamente, ad una settimana esatta da oggi.

A dare più che un barlume di speranza è il Presidente della Regione Liguria, che a seguito dell’incontro tra Governo e Regioni andato in scena nella giornata di oggi, è stato chiaro con una nota sul suo profilo Twitter: “Il Premier Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2, avanzata nei giorni scorsi con una lettera dei governatori indirizzata al Premier. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali e insieme porteremo avanti il monitoraggio della situazione. Avanti con buon senso! Ripartiamo insieme”.

Dunque le Regioni avranno la possibilità di intervenire sulle prescrizioni dettate dal Governo anche per adottare disposizioni più permissive rispetto a quelle centrali. Resta ferma la possibilità per le autorità statali di intervenire nuovamente in caso di aumento sconsiderato dei contagi, che richiederebbe un ritorno a misure più drastiche.

E se i titolari di bar, ristoranti e parrucchieri, così come i loro dipendenti, possono tornare a sorridere, si dovrà ancora attendere per avere novità su teatri, cinema, concerti, palestre e piscine.

 


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