ROMA – Coronavirus, 1200 persone in sorveglianza a Latina e provincia, 7 nuovi casi e un decesso. D’Amato: «Aumentano i casi ma raddoppiano i guariti». Simeone: «Urgono le mascherine». Si è appena conclusa alla presenza dell’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato l’odierna videoconferenza della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl.
“Rispetto a ieri registriamo un aumento dei casi di positività, ma c’è anche un raddoppio delle persone clinicamente guarite, ovvero quei pazienti in attesa dei due test consecutivi di negatività che clinicamente diventano asintomatici” commenta l’Assessore D’Amato.
La situazione nelle Asl e A.O:
Asl Roma 1 – Nessun nuovo caso positivo. Si segnala il primo caso guarito a domicilio: si tratta di una donna negativizzata che, dopo un primo ricovero allo Spallanzani, era stata posta in isolamento domiciliare. 362 le persone in sorveglianza domiciliare, mentre 63 hanno terminato la sorveglianza. Da martedì 17 marzo 8 posti in più di pneumologia;
Asl Roma 2 – 5 nuovi casi positivi. 998 le persone in sorveglianza domiciliare. Saranno attivati in 48 ore 2 posti in più di terapia intensiva e 4 di pneumologia il 18 marzo;
Asl Roma 3 – 2 nuovi casi positivi. 152 le persone in sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 4 – 4 nuovi casi positivi. 62 le persone uscite dalla sorveglianza domiciliare, mentre 150 persone rimangono in sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 5 – 4 nuovi casi positivi. 1.222 le persone in sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 6 – 8 nuovi casi positivi. 780 le persone in sorveglianza domiciliare;
Asl di Latina – 7 nuovi casi positivi. Deceduta una donna di 82 anni con grave scompenso cardiaco e insufficienza renale. Si tratta della donna di Formia per cui è stato richiesto esame autoptico. 1.200 le persone in sorveglianza domiciliare;
Asl di Frosinone – 2 nuovi casi positivi. 321 le persone in sorveglianza domiciliare. Domani sarà attivata l’area COVID-19 con implemento di 2 posti letto di terapia intensiva;
Asl di Viterbo – 2 nuovi casi positivi. 167 le persone in sorveglianza domiciliare. Il 13 marzo saranno implementati 4 posti letto di terapia intensiva;
Asl di Rieti – Nessun nuovo caso positivo. 160 le persone in sorveglianza domiciliare. Il 16 Marzo saranno attivati 11 posti di terapia intensiva.
Interviene anche il presidente della Commissione Regionale Sanità, il forzista pontino Pino Simone: «Apprezzo lo sforzo compiuto volto a potenziare le strutture romane in termini di posti letto al fine di fronteggiare al meglio l’emergenza Coronavirus. Oltre alla centralità dell’istituto Spallanzani, nostra punta di diamante, considero importante che dal 16 marzo saranno pronti 21 posti di terapia intensiva e 28 posti di ricovero per la nuova struttura ‘Covid-19 Hospital 2’ alla Columbus.
Altrettanto utile è il sostegno del Policlinico Tor Vergata, dove da giovedì ci saranno 8 posti letto in più dedicati, come pure del San Camillo, ospedale nel quale venerdì aprirà il reparto di sorveglianza. Abbiamo avuto rassicurazioni sulla disponibilità di 400 letti di terapia sub-intensiva, in aggiunta ai 675 complessivi per quella intensiva. Riconosciamo quindi l’attivazione di una task-force rilevante per affrontare anche un eventuale picco di contagi.
Tuttavia non possiamo non rilevare che se per la gestione dei pazienti acuti è in corso un indubbio potenziamento delle strutture della Capitale, restano irrisolti i nodi legati ai presidi periferici. A partire dall’aumento di risorse umane, dal momento che tanti medici ed infermieri, già sotto organico, sono sottoposti ad un tour de force massacrante. Ancor più urgente il reperimento dei dispositivi di protezione individuale, in primis le mascherine, praticamente introvabili anche nei presidi ospedalieri della provincia. Un problema che tocca sia il personale sanitario sia l’utenza più fragile, anziani su tutti.
Non vanno infine dimenticate le criticità legate al territorio. Mi riferisco in particolare all’assistenza per anziani e i disabili, dove si registrano ulteriori difficoltà nell’accesso ai servizi. In tal senso credo che occorra dare un supporto maggiore alle reti di solidarietà per aumentare la coesione delle comunità locali, potenziando e non sguarnendo i servizi di prossimità”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare».
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