Oggi il primo maggio rappresenta con maggiore forza e urgenza la necessità di riportare la nostra Repubblica a uno dei fondamenti a cui la àncora la Costituzione: il lavoro. Ora più che mai l’informazione attraversa una crisi che non è soltanto economica – e legata alla disaffezione dei lettori e delle lettrici verso la carta stampata – ma strutturale, politica e culturale.
L’informazione svolge un ruolo cruciale in tutte le democrazie e per poter svolgere la sua funzione fino in fondo deve essere libera, non piegata al potere, non soggetta a restrizioni e ricatti. Invece sempre più chi svolge questa professione ha un lavoro precario, sottopagato, esposto a querele temerarie che puntano a zittire e minacciare la libertà di stampa, quando non addirittura essere costretti a vivere sotto scorta per le minacce di morte, unicum in Europa.
Con l’occasione ringraziamo anche i numerosi agenti per il lavoro svolto a protezione dei giornalisti minacciati. Nelle redazioni persistono il mobbing, il gender pay gap e le discriminazioni anche in base all’orientamento sessuale.
Controcorrente Lazio non smetterà mai di celebrare il primo maggio chiedendo rispetto e dignità di tutte le lavoratrici e i lavoratori, a partire da chi fa informazione, chiedendo retribuzioni adeguate, tutele e garanzie per la protezione di chi opera nell’informazione e dunque garantisce un diritto costituzionale. Come auspica anche il presidente della Repubblica occorre «non arrendersi all’idea che possa esistere il lavoro precario: il lavoro precario stride con la crescita». E con la dignità delle persone.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.