Titolo: Confidenza
Genere: drammatico
Durata: 136 min
Regia: Daniele Luchetti
Soggetto: dal romanzo Confidenza (Einaudi, 2019) di Domenico Starnone
Sceneggiatura: Daniele Luchetti, Francesco Piccolo
Musiche: Tom Yorke
Produzione Paese: Italia, 2024
Cast: Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati, Isabella Ferrari, Elena Arvigo, Giordano De Plano, Luca Gallone, Bruno Orlando, […]
Confidenza è uno psico-thriller tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone e diretto da Daniele Luchetti, che ne ha scritto la sceneggiatura assieme a Francesco Piccolo. Un film dal tratto distintivo complesso e complicato come la personalità del suo protagonista Pietro Vella (Elio Germano), un insegnante di lettere presso un liceo di periferia, dal carattere contorto e narciso. Pietro, infatti, si trova attanagliato tra la “pedagogia dell’affetto”, che è quella che instaura con il suoi studenti e su cui ha scritto pure degli articoli pubblicati su un periodico scolastico, e la “pedagogia della paura” che è quella che lo inibisce e lo tormenta. Pietro dai suoi allievi, che gli manifestano affetto, è ammirato a tutto tondo sia per la sua maestria didattica sia per l’umanità che sprizza continuamente verso tutti, anche verso i suoi colleghi. Pietro, tuttavia, anche se fa finta di niente, è attratto da Teresa (Federica Rosellini), una sua allieva enigmatica dalle ottime capacità, che perde di vista dopo la maturità e che incontra per caso in una pizzeria, dove fa la cameriera avendo rinunciato agli studi universitari. “Galeotto fu quell’incontro” – parafrasando l’illustre fiorentino –, in quanto i due manifestano reciprocamente di amarsi anche se Teresa sia convinta, come ebbe a scrivere durante una lezione prima di diplomarsi, che “l’amore fa schifo, non è mai alla pari, è sempre sopraffazione”. Una sera, mentre amoreggiano, Teresa propone a Pietro di confidarsi reciprocamente un segreto così “orribile che se si sapesse ti distruggerebbe per sempre”. Un segreto greve, dunque, che li possa legare per sempre. E Pietro, nel momento dell’euforia sessuale, accetta ingenuamente senza pensare alle conseguenze. Infatti, quando la loro relazione finisce perché Teresa, laureatasi in matematica dietro sprone di Pietro, va a lavorare come ricercatrice all’estero diventando famosa, quella confidenza diventa per lei un’arma di ricatto e per Pietro un espediente inaccettabile che gli provoca continua tensione e indicibile paura. E questo lo rende continuamente succubo di Teresa. Soprattutto quando Pietro, innamoratosi di Nadia (Vittoria Puccini), collega di matematica nella stessa scuola, fino al punto di sposarla, avverte continuamente di essere controllato e perseguitato da Teresa. Ed ha sentore di essere tormentato “tra il fare e il non fare” quando si apparta con Tilde (Isabella Ferrari), la figlia dell’editore che gli ha pubblicato il saggio su “La pedagogia dell’affetto”.
Daniele Luchetti, dopo il film Lacci (2014), il cui soggetto fu recepito da un altro romanzo di Starnone, in Confidenza riprende il tema del legame tra un uomo e una donna, anzi tra Pietro e tre donne profondamente diverse tra loro, e le deleterie alterazioni e i continui turbamenti che esso può produrre soprattutto su un soggetto che si sente innamorato di sé. E per farlo descrive di un individuo, nella sua squallida mediocrità, l’identità di un uomo come quella di Pietro, un insegnante brillante, amato e apprezzato, ma nel contempo un uomo narciso, mediocre, disorientato, insicuro, tormentato, ambiguo, impostore, che confonde spesso la realtà con l’immaginazione, un’immaginazione di tipo nefasto ma necessaria per liberargli la mente da qualunque ossessione generata dall’assillante paura. Pietro, infatti, ha inglobato la “pedagogia della paura”, un impulso emotivo pernicioso che lo mette nell’attesa di un potenziale pericolo – la rivelazione del suo segreto da parte di Teresa -, e che gli suscita inquietudine fino al punto di renderlo incline al suicidio. E questo non solo lo rende inadeguato a se medesimo ma lo fa fuggire da situazioni che potrebbero mettere in dubbio il suo credersi perfetto o l’ammirazione che gli altri hanno verso di lui, come i suoi studenti e la figlia Emma (Pilar Fogliati). Eppure con tre donne diverse più che la perfezione ha manifestato impostura. Forse è nelle parole di Paulo Coelho, con riferimento al testo Maktub (Così è scritto) (trad. di G.M, Di Nunzio,1994) in cui è riportato un pensiero del filosofo tedesco, Friedrich Nietzsche, che si possa trovare in modo esauriente la descrizione della coscienza di Pietro: « […] Ci sono persone che insistono sul fatto di essere sempre nel giusto anche nei piccoli dettagli. Spesso non permettono a loro stessi di fare errori. Ciò che raggiungono con questo atteggiamento è la paura di andare avanti. La paura di fare errori è la porta che ci chiude all’interno del castello della mediocrità. […]».
Magistrale è la prestazione di Elio Germano che racconta, con la consueta destrezza interpretativa che possiede, la doppia coscienza di Pietro che lo fa alternare tra l’umore ossessivo e quello depressivo, con il suo continuo essere tormentato messo in evidenza dagli efficaci primi piani che tiene lo spettatore con il fiato sospeso e in persistente attesa, effetti questi coadiuvati anche dalle musiche martellanti e incisive di Tom Yorke e dall’esperta direzione di Luchini che ha tratto continui stimoli e appigli dagli spunti di una eccellente sceneggiatura scritta assieme a Francesco Piccolo.
Filmografia
Domani accadrà (1988), La settimana della Sfinge (19990), Il portaborse (1991), Arriva la bufera (1993), La scuola (1995), I piccoli maestri (1998), Dillo con parole mie (2003), Mio fratello è figlio unico (2007), La nostra vita (2010) Anni felici (2013), Chimatemi Francesco (2015), Io sono Tempesta (2018), Momenti di trascurabile felicità (2019), Lacci (2020), Raffa (doc, 2023).
Francesco Giuliano
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